Nella Sala Conferenze Virginia Carini Dainotti della Biblioteca Statale di Cremona è stata inaugurata la mostra del pittore e poeta Paolo Gubinelli L’opera su carta (testo critico di Vera Agosti).
Nato in provincia di Macerata (Matelica, 1945) inizialmente attratto dalla musica, Paolo Gubinelli,ben presto si interessa all’arte di cui apprende tecniche e segreti grazie ad incontri con grandi maestri tra cui Bruno Munari, Enrico Castellani, Mario Nigro e poi Alberto Burri, Giuseppe Uncini, Enrico Castellani e Piero Dorazio, compreso Lucio Fontana dal quale apprende come determinante sia il concetto spaziale che resterà fondante nella sua ricerca. Dopo diverse esperienze pittoriche su tela e altri materiali con l’uso di tecniche non tradizionali, l’arte di Gubinelli, aperta alle varie sperimentazioni si accosta alla carta: inizialmente lavorando il cartoncino bianco morbido al tatto particolarmente ricettivo alla luce, poi utilizzando al suo posto la carta trasparente, entrambi incisi in modo più e meno intenso secondo strutture geometriche sensibili al gioco della luce.
Tra le esposizioni vanno menzionate: la 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia presso L’Arsenale invitato da Vittorio Sgarbi e scelto daTonino Guerra, con l’installazione di n. 28 carte cm. 102×72 accompagnate da un manoscritto inedito di Tonino Guerra.
Il nome di Gubinelli, o meglio la sua arte è associata a nomi importanti del panorama poetico italiano e internazionale. Diversi infatti sono i cataloghi in cui le sue opere sono accostate a poesie inedite di autori tra i quali citiamo: Alberto Bevilacqua, Libero Bigiaretti, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Tonino Guerra, Emilio Isgrò, Clara Janés, Mario Luzi, Alda Merini, Giampiero Neri, e poi Umberto Piersanti, Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo Ruffilli, Mario Santagostini e Maria Luisa Spaziani.
Tornando all’esperienza artistica di Gubinelli, la carta si rivela il mezzo di espressione più adatto ad accogliere le trasformazioni lasciate dal segno appena accennato o più marcato nel raccontare stati d’animo lungo l’impalpabilità del tempo che sovrasta questa vita.
Ed è proprio la carta, attraverso incisioni, tagli, piegature e acquerelli, ad essere protagonista di questo percorso fatto di colore e materia, di tonalità pastello tenui e sfumate.
I Graffi, incisi, marcati o appena accennati di Gubinelli saranno liberamente visibili e visitabili nelle sale espositive della Biblioteca Statale di Cremona fino al 12 gennaio 2024.