Parole che non esistono e sono diventate un libro cult di Stefano Massini. Si chiama “Dizionario Inesistente” (Mondadori) e da quando è uscito oltre un anno fa, ha catapultato il divulgatore nelle preferenze anche dei ragazzi italiani, oltre ad aver suscitato interesse da parte della stampa estera.
Nel libro sono citate parole come caransèbico, quèstico, zeissiano non esistono, ma esistono gli stati d’animo che queste nuove parole definiscono: un sorprendente catalogo di umanissime sfumature delle nostre emozioni. Ed è proprio per dar voce a questa variopinta tavolozza che Stefano Massini si è inventato un Dizionario inesistente, che dalla A alla Z ci accompagna in un meraviglioso viaggio letterario, in un rincorrersi di racconti straordinari.
Da una carrellata di personaggi reali Massini crea un ventaglio di nuovissimi sostantivi, verbi, aggettivi, talmente efficaci da farti venir subito voglia di usarli nel parlare quotidiano. Ed ecco dunque sfilare l’inventore della penna a sfera László Biró (da cui birismo), i tenaci guerriglieri cileni Mapuche (che porteranno al verbo mapuchare), ma anche mostri sacri come Leonardo e Galileo, Leopardi e Kafka, passando per nobili del Seicento e miniere sudafricane, instancabili bugiardi e scienziati camerieri.
Recentemente l’autore è apparso anche al programma tv per ragazzi “Amici”. Ha curato le “copertine” dell’interessante programma tv “Fuori la voce” , un format originale di laF – la TV di Feltrinelli – prodotto da Ruvido Produzioni per Effe TV. E, in questo periodo, si è distinto per aver coniato il significato del termine “salvinismo”. Ai posteri…