16 Dicembre 2023
DIGITAL CREATOR

In viaggio con Daniele Paluan

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In viaggio con Daniele Paluan

16 Dicembre 2023
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In viaggio con Daniele Paluan

Torinese, 20 anni esatti, Daniele Paluan è uno degli astri nascenti del mondo travel content creator in Italia. Presente su Instagram dal 2017 (oggi supera i 32mila follower), ha un blog dove dispensa consigli, anche tecnici, su come fare al meglio un viaggio all’era dei social: le app per montare video, le modalità per immortalare le esperienze. Il suo tono è scherzoso e gentile, Daniele Paluan non ha adottato un tipo di comunicazione aggressiva. E questo gli ha permesso di avere un rapporto di coinvolgimento col suo pubblico sempre crescente.

Sei un appassionato del mondo social media. Come è cambiato il contesto in cui ti muovi in questi anni?

Ho iniziato quando andava forte Facebook, poi subito c’è stato l’avvento di Instagram su larga scala. Adesso viviamo un’era molto più varia con tanti social, anche se si parla solo di 6 anni fa da questo punto di vista il mondo della comunicazione è completamente cambiato. Per me, ogni strumento va usato nel modo corretto e che così come nella vita esistono delle regole da rispettare anche nell’online, è necessario ricordarselo.


Il primo contenuto sui viaggi che hai messo?
Esattamente come tutti i ragazzi che si avvicinano al mondo dei social, il primo approccio è sempre quello di usarli come uno strumento per rimanere in contatto con amici o parenti quando non si sta insieme. Avendo avuto la possibilità di viaggiare con la mia famiglia fin da bambino ho iniziato a pubblicare così per provare anche foto in varie località turistiche, non essendo stata un’azione premeditata ovviamente è passato un po’ di tempo rispetto alla data di apertura del profilo. Il mio primo contenuto di viaggi risale al luglio 2018 da Procida dove mi trovavo con i miei famigliari. Questa foto nata come uno scatto di famiglia, sarebbe dovuta rimanere in qualche album dei ricordi. E invece io preso dall’euforia della novità dei social senza capire bene cosa stessi facendo, ho pensato di condividerla. Lì ho capito che qualcosa stava cambiando: gli amici, i parenti mi scrivevano per chiedermi com’era il posto, cosa stessi facendo, era nato un senso di curiosità collettivo che mi ha permesso di capire che il settore dei viaggi era un
argomento di forte interesse.

Come ti sei regolato da quel momento?

Subito ho capito che specie quando si è in viaggio è meglio mantenere la privacy su alcuni aspetti, perché è un ambito che stimola molte curiosità. Bella la condivisione, ma il mondo dei social ti espone a tutto e a tutti e dev’essere l’utilizzatore a decidere le proprie regole che lo mantengono a proprio agio permettendo continuità. Devo riconoscere che comunque il rapporto con chi mi segue è sempre molto positivo e di supporto.

Il sito ufficiale di Daniele Paluan è qui


La cosa più bella e la cosa più inaspettata che ti è capitata finora in viaggio?
Mi trovavo in Egitto, precisamente a Marsa Alam, era il periodo in cui c’erano problemi d‘ordine pubblico a Il Cairo quindi abbiamo passato tutta la vacanza sul mare. L’idea iniziale era vedere le piramidi ma il destino non ci ha dato questa possibilità, così abbiamo svolto più attività sul mare con la splendida barriera corallina che regalava emozioni nuove a ogni immersione. Non avendo avuto la possibilità di organizzare gite sulla terra ferma abbiamo organizzato un’escursione alla ricerca dei delfini, in queste zone il mare è molto calmo quando ci si trova riparati dalla barriera corallina sulla costa, appena oltre essendoci degli strapiombi, questa differenza di profondità fa increspare il mare. Ci siamo avventurati con questa barca che seppur di notevoli dimensioni, non riusciva a sfuggire alla furia del mare con onde altissime. Trasbordati su un gommone con l’aiuto di una guida locale, dopo una lunga ricerca ci siamo fermati in un’area dove ci si poteva immergere e osservare i delfini. All’improvviso mi ritrovo di fianco a un cucciolo di delfino. Girando lo sguardo, mi rendo conto che attorno a me c’era anche il resto della famiglia dei delfini, eravamo vicinissimi senza nessuna barriera che ci divideva come spesso accade negli acquari. Ho provato un’emozione indescrivibile e un senso di libertà unica che non dimenticherò mai. In questi momenti è possibile rendersi conto di quanto il mondo sia vivo ma allo stesso tempo delicato e
indifeso.
Il tuo prossimo viaggio che vorrai documentare?
Non ho in programma viaggi in questo momento perché le idee sono nate sempre in modo
spontaneo e spesso organizzate in poco tempo senza mettere in atto una programmazione
dettagliata. Ho però il sogno di visitare gli Stati Uniti, fare il classico giro coast to coast. Mi piacerebbe vedere tutte le città più famose e i grandi parchi, arrivando fino ai quartieri generali dei giganti del mondo Tech, unendo esperienze turistiche con attività più da locali.

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