Edoardo Raspelli, oggi in tv su Melaverde su Canale 5, ha portato alla ribalta il piccolo comune di Arnad in Valle d’Aosta, per raccontare la storia del Lardo di Arnad DOP, le cui origini risalgono al 1500. Si tratta di un’ennesima storia poco conosciuta di un’eccellenza italiana legata a un territorio bellissimo.
Dal disciplinare leggiamo: “Gli allevamenti dei suini destinati alla produzione del “Valle d’Aosta Lard d’Arnad” debbono essere situati nel territorio delle seguenti regioni: Valle d’Aosta, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.I suini nati, allevati e macellati nelle suddette regioni sono conformi alle prescrizioni già stabilite a livello nazionale per la materia prima dei prosciutti di Parma e S. Daniele.Gli allevamenti devono, infatti, attenersi alle citate prescrizioni per quanto concerne razze, alimentazione e metodologia di allevamento”.
COME SI FA – Il “Valle d’Aosta Lard d’Arnad” è ottenuto dalla spalle e dal dorso dei suini di almeno nove mesi e all’immissione al consumo presenta uno spessore non inferiore a 3 cm. Nel procedimento di salatura si impiegano, oltre alla salamoia composta da acqua e cloruro di sodio cristallizzato, aglio, lauro, rosmarino e salvia con l’eventuale presenza di altre erbe aromatiche ed eventualmente spezie non macinate quali ad esempio chiodi di garofano, noce moscata, grani di ginepro. Sia le erbe aromatiche che le spezie non devono comunque essere predominanti su rosmarino, aglio, salvia e lauro. Possono altresì essere usate, in relazione all’andamento stagionale ed alle produzioni, erbe aromatiche locali, spontanee o coltivate, raccolte sul territorio regionale.
L’ultimo fine settimana di agosto si festeggia ad Arnad la “Féhta dou lar”, una tradizione che si ripete da quasi trent’anni e richiama migliaia di turisti. La “Festa del lardo”, è l’occasione ideale per degustare il famoso “Valle d’Aosta lardo di Arnad DOP”. La festa si svolge in località la Keya, in una radura che ospita piccoli chalet in legno, decorati per l’evento con fiori e panni di canapa ricamati. Il piacevole sapore di questo salume ricorda le erbe usate per la sua preparazione: ogni fetta è bianca al taglio, con una possibile vena di carne e un cuore leggermente rosato. Da alcuni anni si svolgono anche dei laboratori del gusto che consentono ai visitatori di approfondire la conoscenza dei prodotti e di assaporarli nei loro abbinamenti ideali.
Nella foto di Elena Tiraboschi un momento del programma tv Melaverde con Edoardo Raspelli tra le bontà di valle.