125 miliardi di dollari entro il 2026 con un tasso di crescita annuo stimato superiore al 12%. Sono le previsioni relative allo sviluppo futuro del mercato mondiale dei sex toys, uno dei più floridi a livello globale. Negli ultimi 3 anni gli oggetti di piacere si sono trasformati da settore di nicchia riservato a pochi appassionati e spesso ostracizzato a vero e proprio fenomeno culturale con tanto di testimonial di eccezione, prodotti sempre più avanzati tecnologicamente e aziende specializzate con fatturati annui a 3 cifre. È il momento di capire i motivi di questo boom economico e di capire cosa ci riserverà il prossimo futuro della sessualità.
Iniziamo con qualche numero. Nel nostro Paese il mercato degli oggetti di piacere sessuale vale circa 600 milioni di euro, una cifra impensabile appena 5 anni fa. Un mercato estremamente vario e composto, attento alla sostenibilità e alle tematiche culturali legate al sesso e formato allo stesso tempo da realtà di respiro internazionale capaci di attirare notevoli investimenti e piccole startup che sfruttano le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per creare prodotti sempre più innovativi e performanti. Un caso su tutti quello di RealSexDoll, azienda specializzata in bambole di silicone per il sesso.
Le Real Doll realistiche in silicone in Italia
Le bambole sessuali realistiche in silicone, le real doll commercializzate dall’azienda RealSexDoll.it, sono quanto di più lontano possibile dalle bambole gonfiabili che popolano l’immaginario comune e moltissimi film comici. Stiamo infatti parlando di vere e proprie opere d’arte realizzate con materiali di derivazione medica e completamente anallergici, curate in ogni minimo dettaglio anatomico e in grado di riprodurre alla perfezione le sensazioni dei rapporti sessuali tradizionali. Caratteristiche che ne fanno uno dei toys più venduti in assoluto sia nel nostro Paese che a livello internazionale.
Bambole ultra-realistiche che rappresentano il primo passo di uno dei trend futuri ipotizzati dagli esperti di sessualità. Ovvero quello dei rapporti sessuali con avatar robotici creati a immagine e somiglianza delle stelle del cinema, della musica e dello spettacolo.
Nel frattempo, gli stessi vip si stanno mostrando decisamente interessati al settore e diventano testimonial d’eccezione dei sex toys. Ne sono un esempio lampante i casi di Gwyneth Paltrow e Dakota Johnson balzati agli onori delle cronache negli ultimi mesi. La prima ha già lanciato da qualche anno la sua linea personale di oggetti dedicati al piacere, comprensiva di candele profumate, vibratori e altri giochi per adulti sulla piattaforma Goop. La seconda è invece la co-direttrice creativa di una delle più importanti aziende di toys a stelle e strisce e ha recentemente firmato la sua prima linea di giocattoli erotici.
Quelli appena elencati sono soltanto alcuni degli esempi di un settore in continua evoluzione e che si muove alla velocità della luce. Ed è proprio questo movimento ininterrotto, unito a un diverso approccio culturale alla sessualità, finalmente scevro da tabù e credenze ereditati dal passato, che ha spinto moltissimi studiosi ed esperti a provare a ipotizzare come saranno i rapporti intimi nel futuro e a come si evolveranno i sex toys.
The Future of Sex Report
Iniziamo da questo secondo argomento, ampiamente trattato nel celebre report Future of Sex realizzato da Jenna Owsianik e Ross Dawson. Secondo i due studiosi nei prossimi anni gli oggetti sessuali saranno protagonisti di un’evoluzione incredibile, favorita enormemente dalle nuove tecnologie, che porterà nei negozi e negli store online riproduzioni stampate in 3D dei genitali maschili e femminili, toys regolabili e gestibili a distanza dai due partner, tute sessuali tattili, robot per il sesso e molto altro ancora. Oltre, ovviamente agli avatar delle celebrities e a nuovi social network in cui sarà possibile avere rapporti sessuali a distanza.
Proprio la virtualizzazione dei rapporti intimi e il sesso non in presenza sono gli altri grandi temi su cui si concentra il dibattito tra gli esperti di sessualità. Già durante i due anni di pandemia e nei periodi di lockdown moltissime persone hanno sperimentato relazioni a distanza e il numero di chat erotiche e videochiamate intime è cresciuto in maniera esponenziale. Ed è molto probabile che siano soltanto i preliminari di una vera e propria virtualizzazione tout court. Realtà virtuale, tutte tattili, visori e Metaverso, nuovi mondi informatici e ambienti tridimensionali potrebbero infatti spingere sull’acceleratore di questo trend.
Per questo motivo si ipotizza che tra meno di 6 anni, più precisamente nel 2028, almeno un giovane su quattro avrà provato il sesso non in presenza. Oppure che nel 2045 (non molto lontano quindi), un decimo della popolazione mondiale avrà avuto almeno un rapporto con un robot del tutto e per tutto identico a un essere umano con tanto di intelligenza artificiale e capacità di risposta.