Non solo le donne vogliono apparire perfette sui social – e nella vita – ma anche gli uomini si stanno avvicinando, ormai da anni, al mondo dell’estetica e le richieste di apparire «migliori» sono sempre più ricorrenti, anche se, non sempre, i risultati sono quelli sperati.
È di pochi giorni fa l’ultima apparizione in pubblico del sex symbol degli anni ’80 Mickey Rourke, ormai irriconoscibile ai fan che lo avevano tanto amato. Poco è rimasto di quel fascino che gli aveva fatto conquistare la fama internazionale con il celebre film 9 settimane e ½ nel 1986.
Del resto Rourke non è nuovo ad apparizioni in pubblico in cui il suo volto risulta cambiato, esito di un eccesso di interventi di chirurgia non proprio perfetti. Il ricorso al bisturi non è solo una moda tra i divi di Hollywood. La chirurgia plastica maschile sta, infatti, riscontrando un incremento sempre più importante. Solo nell’anno 2018 sono stati eseguiti, negli Stati Uniti 108.144 interventi, il 7,1% di tutte le operazioni chirurgiche eseguite da uomini e donne.
Nel 2018 gli interventi maschili più gettonati sono stati*:
Liposuzione | 32.241 |
Ginecomastia | 24.672 |
Blefaroplastica | 17.593 |
Rinoplastica | 6.729 |
Addominoplastica | 5.046 |
Per gli interventi di Ginecomastia (la presenza di una ghiandola mammaria insolitamente sviluppata nell’uomo causa di un seno femminile), l’incremento dal 2017 al 2018 è stato del 22,3% con un passaggio dai 10.787 casi ai 12.756 (e dagli 8.341 del 2014, con un +47,9%).*
Non solo le donne, dunque, ricorrono così frequentemente alla chirurgia ma anche gli uomini subiscono il fascino di un miglioramento estetico, attraverso grandi e piccoli interventi, sfatando così un tabù arcaico. Su questo si esprime il Prof. Carlo Gasperoni, docente al Master di Chirurgia Estetica della Faccia dell’Università Tor Vergata di Roma, che precisa: «quando una persona decide di sottoporsi ad un’operazione di Chirurgia Estetica per migliorare il proprio aspetto, deve innanzitutto affidarsi ad uno specialista che sappia consigliarla e guidarla verso la scelta migliore, senza assecondarne bizzarri desideri». Non solo: “un bravo e coscienzioso chirurgo deve essere in grado di capire quali sono le richieste dei pazienti prive di rigore logico-estetico e quali invece frutto di un disagio, scarsa accettazione del proprio corpo e, dunque, bassa autostima”.
Gasperoni è otalo-brasiliano nato a San Paolo (Brasile), si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Roma e si è specializzato in Chirurgia Plastica presso l’Università di Parma. Membro della ABATRON (Associazione Brasiliana di Ingegneria dei Tessuti e Studio delle Cellule Staminali). Attualmente si dedica solo alla attività privata e all’insegnamento della chirurgia estetica.
E se i dati provenienti dagli Stati Uniti non fossero sufficienti, basti pensare che in Cina, nel 2018, si sono registrati interventi a uomini per il 15% del totale delle prestazioni chirurgiche.**
L’esperto lancia però un avvertimento: «mai abusare della chirurgia il cui compito è quello di ridonare benessere psico-fisico al paziente, stima e sicurezza in se stessi».
Anche in Italia il ricorso alla chirurgia, lato maschile, è largamente diffuso. Il nostro Paese è al quinto posto nella classifica totale degli interventi effettuati nel 2017 con il 4.1% (dietro a USA 18,4%, Brasile 10,4%, Giappone 7,2% e Messico 4,4%).***
Fonti dello Studio:
* dati ASAPS – American Society for Aesthetic Plastic Surgery, 2018
** fonte Gengmei
*** dati ISAPS – International Society of Aesthetic Plastic Surgery , 2017
Per gli interventi di Ginecomastia (la presenza di una ghiandola mammaria insolitamente sviluppata nell’uomo causa di un seno femminile), l’incremento dal 2017 al 2018 è stato del 22,3% con un passaggio dai 10.787 casi ai 12.756 (e dagli 8.341 del 2014, con un +47,9%).*
Non solo le donne, dunque, ricorrono così frequentemente alla chirurgia ma anche gli uomini subiscono il fascino di un miglioramento estetico, attraverso grandi e piccoli interventi, sfatando così un tabù arcaico. Su questo si esprime il Prof. Carlo Gasperoni, docente al Master di Chirurgia Estetica della Faccia dell’Università Tor Vergata di Roma, che precisa: «quando una persona decide di sottoporsi ad un’operazione di Chirurgia Estetica per migliorare il proprio aspetto, deve innanzitutto affidarsi ad uno specialista che sappia consigliarla e guidarla verso la scelta migliore, senza assecondarne bizzarri desideri». Non solo: “un bravo e coscienzioso chirurgo deve essere in grado di capire quali sono le richieste dei pazienti prive di rigore logico