Ogni giorno nel pianeta, tre miliardi e mezzo di persone si interessano al calcio. Questo successo inarrestabile di un gioco diventato uno dei drive economici di molti paesi nel Novecento, sta assumendo col tempo connotati diversi. Le informazioni su come scommettere sul calcio abbondano online, il merchandising è uno dei modi per sentirsi parte della community mondiale dei tifosi. E anche la recente World Cup in Qatar è stato un display di quanto terreno fertile c’è ancora per la conquista di nuovi tifosi.
Il passaggio storico da sport di alcuni paesi a mania globale sta avvenendo proprio in questi mesi. Per quanto possa sembrare strano per gli abitanti dell’Europa, che da decenni vivono intensamente il calcio, a parte la frenesia che c’è in Sud America per alcune squadre, la conquista di titolo di sport globalizzato è ancora lunga. L’interesse da parte di tifosi e corporation americane è ancora in crescita, segno che la prossima tornata mondiale consacrerà definitivamente il calcio anche in quelle nazioni dove non è esploso definitivamente. Il prossimo campionato mondiale Fifa si svolgerà in tre nazioni, Canada, Messico e Stati Uniti: la Coppa del mondo 2026 vedrà per la prima volta l’espansione del numero di partecipanti da 32 a 48.
E se si dovesse giudicare l’interesse anche dal numero delle scommesse, in USA nel periodo immediatamente precedende a Qatar 2022 (20 novembre -18 dicembre 2022), gli scommettitori sui risultati sono aumentati del 16% ogni giorno fino al debutto del Mondiale. Un altro indicatore per il crescente hype negli Stati Uniti per il “soccer” (lì è chiamato così il gioco del pallone, per differenziarlo dal “football”) è il risultato dell’audience televisiva del match USA-Inghilterra che nel 2022 ha superato i 15 milioni di ascoltatori. E per effetto di questo successo, oltre 4 milioni di americani durante la sfida calcistica si sono geolocalizzati nell’evento. La demografia USA è in costante cambiamento e la globalizzazione del gusto è ancora in evoluzione. Nel 2004 solo il 4% degli americani indicava il calcio come sport preferito. Ora la percentuale è salita a 8.