Il maestro Angelo Valsiglio, produttore delle voci pop italiane piu importanti (da Laura Pausini ad Anna Oxa) ha organizzato con Manon SRL un talent show dal vivo a Verona dal titolo “Giulietta loves Romeo”. Il Contest canoro nazionale, promosso e organizzato da Rai Gulp, che presto lo manderà in onda in televisione, con il Comune di Verona, Afi (Associazioni fonografici) e SIAE (Società autori ed editori) ha cadenza annuale e quest’anno si è tornato a svolgere in presenza presso il teatro Camploy. Tra i 30 partecipanti, anche Gianni Rich (da noi intervistato qui nel 2021) che ci racconta: “Ci siamo esibiti in base alla voce e preferenze della commissione artistica che ha selezionato le trenta voci e cantanti in base alla tecnica da tutta Italia. Per me, portare la canzone “Assenzio” ha significato anche raccontare in pubblico una parte di me che non avevo mai avuto la possibilità di far vedere al pubblico”.
Il cantante di origini napoletane residente a Verona, non nasconde l’entusiasmo per questa gara, che ha permesso per tanti talenti emergenti come lui, dopo gli anni di Covid, di esibirsi per la prima volta in teatro. “Eravamo davanti a 8 telecamere per le riprese televisive e 5 giudici che sono personalità del campo della musica. Sono brani inediti autoprodotti o prodotti dalle relative case discografiche. Non ho avuto particolari incertezze, se non la grande emozione di essere finalmente in pubblico davanti ad alcuni membri della mia famiglia”.
Danila Satragno, che segue Rich come vocal coach, si è dimostrata entusiasta della sua performance. “Ero carico e avevo grinta – ricorda il cantante – e ora voglio fare eventi estivi se mi verranno proposti e sto attrezzando il repertorio per esibirmi dal vivo. Credo sia giunto il momento in cui le persone vogliono ascoltare musica che comunica, e apprezzare i cantanti dal vivo nella loro totalità, dalla voce al look”.
Un segnale di ripartenza e di condivisione. Non soltanto con le emozioni al pubblico. Gianni Rich e gli altri esordienti, tra cui una giovanissima Chiara Luce (15 anni) hanno apprezzato il momento di esposizione che gli ha dato anche possibilità di stabilire rapporti umani tra gli artisti. “La musica unisce – dice il cantante – ed è il momento giusto per raccontarlo in pubblico“.