Si pensa ai neomelodici napoletani e vengono in mente scene di chiasso e festosità che oggi sembrano davvero lontane dalle vite di noi tutti. Gianni Rich (vero cognome Ricciardelli) 35 anni, è un cantautore napoletano molto più riflessivo e pacato, dal carattere anche mite ma indubbiamente scherzoso. Insomma, una napoletanità che di questi tempi va anche in accordo col clima che stiamo vivendo. Soprattutto Gianni è una persona perbene che si sta facendo strada nei cuori dei suoi seguaci sui social con una proposta musicale dolce, romantica e mai urlata.
“Voglio portare la parte buona di Napoli al Nord – ci racconta dalla sua casa di Verona dove abita da tempo – sono qui all’età di 16 anni, quando ho iniziato con gli stage di lavoro a frequentare queste zone. Poi le persone mi hanno sentito cantare e mi hanno convinto a perseguire su questa strada”.
Gianni ha messo in piedi un bel business nel campo delle forniture di elettricità e lavora per gran parte del tempo nelle case delle persone. Ha abbattuto le differenze di temperamento che ci sono (e si raccontano spesso) tra veneti e campani. E addirittura oggi è molto più ascoltato nella regione dove vive che nella sua terra d’origine. “Ho sempre avuto la passione per la musica quando avevo 10 anni scrivevo delle canzoni, anche se rudimentali. All’epoca i miei idoli erano Gigi D’Alessio, Gigi Finizio e Nino D’Angelo. All’inizio venendo al Nord ho sofferto tanto, mi mancava il legame con la mia città e quasi ogni settimana prendevo il treno al venerdi e tornavo pur di stare con la famiglia per poche ore”.
Poi è subentrato un feeling con l’altra città della musica, Verona: “La città scaligera mi ha accolto con gentilezza, mi sono sempre trovato bene con le persone e mi sono fatto voler bene, cerco di dare sempre il massimo. Collaboro anche col Comune e per le manifestazioni culturali. Mi sento un privilegiato a essere qui, quando è tutto in attività, l’arena di Verona a livello di musica è il museo a cielo aperto. Se consideri che io canto l’amore, credo proprio di essere capitato nel posto giusto”.
Gianni racconta di essersi impegnato molto a scrivere testi ma poi di aver avuto un distacco dal mondo della musica, perché voleva affermarsi dal punto di vista professionale e famigliare. Una volta cambiate le sue priorità, ha ripensato al suo impegno nelle sette note e ora non la vive più come un’incertezza: “Se la musica chiama, io le offro sempre la precedenza. Ho fatto pace con questa parte di me che pensava fosse troppo rischioso. E quindi nel mio primo brano pubblicato nel 2018, con un video girato tra Napoli e Verona, ho riversato tutto il bene che volevo alle persone che ho incontrato”.
Così è nato “L’ammore è nata cosa” che ha avuto un inaspettato successo anche tra le persone che non parlano dialetto napoletano. “Si incuriosiscono, chiedono la traduzione letterale di ogni singola parola, sono molto disponibili a capirmi e per me è uno dei traguardi più importanti della musica. L’accorciare le distanze è un grande risultato”, racconta orgoglioso.
A fine marzo 2021 Gianni Rich uscirà col video di “Staje parlanne ‘e me”, una nuova canzone con il video girato a Napoli con la sorella Roberta, attrice. I due hanno lavorato al progetto in questi ultimi mesi solo quando ci si poteva spostare e hanno deciso che, in ottemperanza alle norme Covid, le immagini potevano bastare. “Una canzone – racconta – che sento mia come sentimento molto più di altre cose che ho cantato. Infatti parlo di una delusione che arrivata da chi pensavo fosse il pilastro della mia vita. Lei ha creduto alle parole degli altri e non a me. Ho raccontato sempre storie vere nei miei pezzi. Ci tengo a descrivere la mia vita nella musica, non esterno molto verbalmente ma mi viene più facile nelle canzoni“.
In barba agli stereotipi che vogliono i napoletani sempre pieni di amici con cui fare baldoria, Gianni ci confida che “agli amici non racconto granché di me, dipende chi ho davanti. Devo dire che l’importante è che racconto sempre la verità, anche a costo di essere tradito da chi ha avuto la mia fiducia”.
Oggi Gianni ha voglia di realizzarsi anche in musica, sa che è importante emergere al momento giusto con accanto persone che possono instradarlo: “Ho sempre pensato che a livello musicale non conta l’età, tengo al mio lavoro di elettricista, ho dato l’anima per costruirmelo. Ma la musica vince su tutto e quindi a casa e in ufficio ho l’attrezzatura giusta per comporre alla chitarra e registrare le idee che mi vengono”.
Le qualità vocali le affina invece con Danila Satragno, famosa vocal coach (di cui vi abbiamo parlato qui) che recentemente ha seguito anche Damiano dei Maneskin alla vittoria per Sanremo. Lei usa un metodo innovativo, Vocal Care, che pare funzioni su tanti cantanti.
I sogni di Gianni sono tutti in musica: “Arriveranno tempi migliori per le esibizioni. Io stesso ho avuto un periodo burrascoso oltre la pandemia, e da solo mi sono rialzato, perché non voglio coinvolgere gli altri e cerco di affrontare la vita secondo i miei principi. Sono contento del seguito che sto avendo, soprattutto perché le persone mi dicono che ho personalità, oltre una voce. La cosa più bella che mi potesse capitare. Sicuramente non ci avrei scommesso quando a fine 2017 ho iniziato a scrivere il primo singolo, poi uscito a maggio 2018″.
Nel frattempo, va avanti con la sua vita e la cura della sua invidiabile figura: “La mia vita non è fatta di eccessi. Tengo all’alimentazione quando ho un po’ di tempo mi alleno, gioco a tennis, vado in piscina quando si può. Penso faccia bene, oltre che al cuore, anche al canto. Un nesso c’è, infatti la mia vocal coach dice che canto col cuore”.