Il volume “FRANCO MELLO FRA ARTI E DESIGN” (Gangemi Editore, 2017), è la prima monografia sull’artista e designer Franco Mello, a cura di Giovanna Cassese, realizzato e prodotto dalla Fondazione Plart.
Testimonianza dell’attività di ricerca e dell’ampia e diversificata produzione di Franco Mello – che si articola dal design alla fotografia, dalla grafica all’editoria, ricoprendo i ruoli e le funzioni di artista, docente, ideatore di installazioni multimateriche, creatore di gioielli e manufatti d’uso, giochi per bambini e format televisivi – la monografia si compone di tre sezioni.
La prima parte contiene le introduzioni di Maria Pia Incutti e di Andrea Viliani, un saggio della curatrice Giovanna Cassese che analizza nel suo complesso la poliedrica attività di Mello, le analisi critiche di Cecilia Cecchini e Alba Cappellieri sui materiali e sulla produzione di gioielli, e l’approfondimento di Claudio Germak che inquadra la produzione di Mello nell’ambito del design industriale in Piemonte.
La seconda parte del volume illustra il catalogo delle opere di Mello esposte alla Fondazione Plart in occasione della mostra “Provocazioni e corrispondenze. Franco Mello tra arti e design” (9 marzo – 3 giugno 2017), organizzata nell’ambito di Progetto XXI dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e SCABEC, progetto volto a sostenere il sistema culturale contemporaneo operante in Regione Campania, ente fondatore e partecipante unico della Fondazione Donnaregina, di cui supporta integralmente i progetti.
La terza e ultima parte della monografia riporta una raccolta di documenti, immagini, testimonianze e testi critici, relativa alla ricerca di Franco Mello, dalle origini a oggi, con la ripubblicazione di alcuni importanti testi critici di Flaviano Celaschi, Francesco De Bartolomeis, Paolo Fossati, Vittorio Marchis, Nico Orengo, Francesco Poli, Edoardo Sanguineti, Franco Torriani e dello stesso Franco Mello.
Conclude il volume una ricca serie di apparati biografici e bibliografici inediti di Pina Di Pasqua.
Il volume quindi, dalle parole della curatrice Giovanna Cassese, si presenta come “un lavoro complesso e composito che ripercorre tutta la complessa e varia attività dell’autore, caratterizzata da provocazioni e sperimentazioni, nonché corrispondenze di tematiche e poetiche nel complesso sistema delle arti, frutto di rilevanti rapporti con l’industria, ma soprattutto amicizia e profonda conoscenza degli artisti, dei critici, dei galleristi, degli editori e dei curatori attivi sulla scena del contemporaneo“.
L’attività di Franco Mello (Genova, 1945) ha avuto inizio negli anni Settanta, sullo scenario di una Torino all’avanguardia – quella di Germano Celant e dell’Arte Povera – caratterizzata dal costante dialogo fra critici e artisti. In un’attività che dura da più di 50 anni, l’artista e designer è stato al centro di rilevanti rapportifra la creazione e l’industria italiana, mostrando una feconda e profonda cultura del contemporaneo, capace di tradurre con straordinaria ironia e leggerezza le grandi potenzialità, fra gli altri, dei materiali plastici e di sviluppare una visione complessiva sulla relazione fra i processi di ideazione e progettazione, presentazione espositiva e comunicazione, mediazione culturale e riflessione critica.