Giovanni Bonaldi è l’artista celebrato a Bergamo il prossimo weekend. Venerdì 7 luglio, alle ore 18.00, la Fondazione Credito Bergamasco inaugurerà ufficialmente Art2Night 2017, la quarta edizione della notte bianca dell’arte della città orobica. Per l’occasione, il Palazzo Storico del Credito Bergamasco si trasformerà nel palcoscenico del gruppo artistico Antiche Contrade che presenterà lo spettacolo di narrazione e musica “Il Purgatorio di Dante: nel paradiso terrestre con Beatrice”, basato sul canto XXX del Purgatorio di Dante Alighieri.
Sabato 8 luglio, invece, il Palazzo resterà eccezionalmente aperto dalle 18.00 fino alle 22.00 per l’inaugurazione di “Stagioni”, una suggestiva installazione site-specific ad opera dell’artista Giovanni Bonaldi, che espone la sua personale interpretazione dell’avvicendarsi delle quattro stagioni narrate come parte di un misterioso racconto tratto dal grande libro della Creazione. La mostra sarà visitabile fino al 1° settembre.
«Ho visitato più volte lo studio di Giovanni Bonaldi mentre era al lavoro sulle opere di questa mostra» commenta Angelo Piazzoli, segretario generale della Fondazione Credito Bergamasco e curatore di Stagioni «una “camera incantata” colma di una serie infinita di oggetti eterogenei che rispecchiano la sfaccettata personalità dell’artista. Tutto nel suo studio ha una funzione importante: è un “contorno” ispiratore che si aggiunge ai molti libri d’arte religione, filosofia, che Bonaldi legge avidamente setacciando e trattenendo informazioni che al momento giusto riversa nei suoi dipinti sotto forma di brevi citazioni. È nel suo studio che si può capire nel profondo Giovanni Bonaldi, artista di grandi qualità tecniche e intellettuali».
Completano l’installazione due grandi lavori “mobili” su ruote che mostrano al pubblico i progetti della prima versione delle copertina del libro immaginato da Bonaldi e i piccoli bozzetti con le prove per le pagine interne. «…perché tutto inizia da qui, dal disegno e dall’appunto grafico» scrive nel saggio in catalogo la curatrice Paola Silvia Ubiali, «Disegno come silenzioso e libero esercizio mentale che trascende la ferrea disciplina, ma serve a stabilire connessioni con il proprio database di informazioni, emozioni e vissuto personale, disegno quindi come filosofia applicata, potremmo dire. Appunto grafico invece come modalità calligrafica nel vero senso della parola, ovvero “bella scrittura”, usata nel tentativo di afferrare alcuni frammenti dei numerosi pensieri che gli turbinano nella mente prima che si zavorrino in qualche sperduto anfratto cerebrale».
La mostra è corredata inoltre da un percorso retrospettivo in Loggiato con lavori realizzati negli ultimi anni che riprendono il tema della natura, argomento da sempre profondamente sentito da Giovanni Bonaldi. In particolare si segnala Emanazione dalla struttura metafisica dell’Albero con neve (2012-2013) un grande polittico di quasi tre metri, composto da quattro scomparti allineati nei quali Bonaldi mette in luce un elemento di grande valenza simbolica per le civiltà di tutti i tempi: l’albero, ovvero il fondamentale collegamento tra cielo e terra. Sempre in Loggiato verranno ospitati anche due importanti lavori del 2015 ispirati alla figura di Palma il Vecchio: Il suono del cielo nel canto di una nuvola e Rosso-Castello con gli occhi in su da casa Palma, laiche pale d’altare che riprendono le striature dei tramonti palmeschi come sfondo dei paesaggi orografici della Valle Serina.