20 Maggio 2022
RICONOSCIMENTI

Flavio Colantuoni, cittadino benemerito di Montegrotto Terme

20 Maggio 2022
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Flavio Colantuoni, cittadino benemerito di Montegrotto Terme

20 Maggio 2022
RICONOSCIMENTI

Flavio Colantuoni, cittadino benemerito di Montegrotto Terme

In 52 anni di carriera negli hotel di tutto il mondo, il general manager Flavio Colantuoni ha ricevuto molti premi e gratificazioni. Ma quello che è successo nella natia Montegrotto Terme (Padova) nei giorni scorsi è un unicum nel suo curriculum. Ed è una mossa inedita anche per l’amministrazione comunale della piccola cittadina termale dei Colli Euganei: riconoscere il merito e l’illustre operato del manager di hotel partito proprio da qui, dalla culla del turismo termale. Riccardo Mortandello, attuale sindaco del comune veneto, ha consegnato davanti agli obiettivi di The Way Magazine, la benemerita cittadinanza al concittadino, che dopo decenni di lontananza, è tornato a Montegrotto a godersi il meritato riposo. Anche se già da oggi non esclude di mettere a disposizione la lunga esperienza maturata in ruoli di prestigio, dall’Excelsior Palace di Venezia al Monastero Santa Rosa della Costiera Amalfitana. “Sono un direttore old style – ci ha detto ricevendo l’attestazione dalla sua città natale – e ho sempre ragionato in questo modo: se vogliamo accogliere il mondo in casa nostra, che è la vocazione dell’Italia, bisogna conoscerlo. Il turismo non è un’attività marginale, dobbiamo sensibilizzare gli amministratori locali a questo pensiero. Sono convinto che dal turismo dipenda l’andamento del 70% del made in Italy, non è solo una voce che incide per il 13.5% sul PIL nazionale, come dicono le statistiche”.

La cittadinanza onoraria si consegna a figure di spicco che non sono residenti in loco. Montegrotto Terme, per regolamento, consente solo a tre personalità all’anno di ricevere un’onoreficenza simile a quella attribuita a Colantuoni. La cittadinanza benemerita si differenzia perché trattasi di un riconoscimento a un cittadino residente nel comune che gliela attribuisce. Consegnando l’onoreficenza, il sindaco Mortandello ha detto: ““Colantuoni è un professionista dell’ospitalità in cui il talento del manager ha saputo garantire ai clienti più esigenti esperienze esclusive. È per noi un orgoglio avergli dato i natali e, ora che torna a casa, siamo sicuri che potrà dare ancora molto alla nostra città”. La cerimonia a cui ha assistito The Way Magazine si è svolta in uno dei posti simbolo della rigenerazione architettonica di Montegrotto: Villa Draghi (foto di apertura servizio), edificio seicentesco, rinnovato in stile neogotico nel 1848, che sorge sulle pendici boscose del Monte Alto.

L’ultimo impegno professionale in ordine di tempo per Colantuoni, è stata la direzione del Monastero Santa Rosa a Conca de’ Marini, in provincia di Salerno, a pochi chilometri da Amalfi. Da qui sono partiti riconoscimenti mondiali, forse il punto più alto della sua carriera. Sotto la sua guida la Spa dell’hotel è stata riconosciuta nel 2014 Luxury Word Spa, nel 2018 il Ristorante Il Refettorio ha ricevuto la Stella Michelin e l’Hotel è stato premiato come Luxury Hotel of the year, nel 2019 l’Hotel è stato premiato da Conde Nast Traveler Reader’s Choice come 1° hotel d’Italia, 2° in Europa e 8° nel mondo, infine nel 2020 ha ricevuto l’European Hotel Award.
Flavio Colantuoni ha iniziato giovanissimo la sua carriera. Dopo essersi diplomato all’Istituto Professionale Alberghiero di Abano Terme, il suo primo impiego è stato all’Excelsior Palace di Venezia. Ad Abano ha diretto due hotel a 5 stelle, il Trieste & Victoria, luogo storico anche per le vicissitudini politiche italiane, e il Due Torri, al centro della cittadina termale conosciuta nel mondo. Successivamente, ha lavorato in molti importanti hotel europei, fra cui in Germania al Ritter’s Park Hotel di Bad Homburg, in Inghilterra al The Grand a Eastbourne, in Svizzera ad Arosa al Tschuggen Grand Hotel e a St. Moritz al Palace e al Suvretta.
In questi alberghi, tutti extra lusso, ha fatto esperienza in vari reparti e parallelamente ha frequentato corsi di aggiornamento professionale e linguistico, tant’è che parla e scrive correttamente tedesco, francese e inglese. Colantuoni è anche stato membro del Marketing Strategic Committee nella prestigiosa
catena alberghiera tedesca Steigenberger. Qui ha potuto mettere a frutto le esperienze accumulate in tanti anni, occupandosi, assieme ad altri 6 colleghi, in primo luogo del marketing dei 200 alberghi della catena. Tra gli highlights della sua carriera, la ristrutturazione di Palazzina Grassi a Venezia, che sotto la sua spinta è entrata nel circuito dei Design Hotels.

In 10 anni il Monastero Santa Rosa in provincia di Salerno è passato da mission impossible a luogo dei sogni di tutte le generazioni di viaggiatori, compresi il Principe di Monaco (intervenuto all’inaugurazione esattamente 10 anni fa) alle star di Hollywood. Un luogo che definire “posto di lavoro” è riduttivo, dice Colantuoni dell’hotel di lusso in Costiera Amalfitana, l’ultimo suo impegno ufficiale durato dal 2012 al 2021. “Me ne sono tornato in Veneto pieno di riconoscenza, di ricordi, di vita vissuta con voi che mi fa sentire fortunato. E solo questo può alleviare in parte la grande emozione che provo nel salutare la mia professione”, ha detto ai suoi collaboratori al termine del suo incarico l’anno scorso.

Colantuoni può annoverare una carriera che l’ha portato a lavorare in hotel a Parigi, Londra, Bruxelles,
Luxembourg, Francoforte, Tel Aviv e Bangkok.

Quando è stato a capo di un’eccellenza alberghiera come il Monastero Santa Rosa, si è sentito “un veneto adottato e coccolato dagli amalfitani. Sono io stesso diventato un amalfitano in qualche posto del mio cuore, ne sono sicuro. Perché passare 10 anni qui in uno dei ruoli professionali più sfidanti che mi siano capitati, non è un’esperienza che lascia segni superficiali. Qui c’è in gioco tanto: la memoria, il rispetto di questa natura e dello spirito del luogo ineguagliabile, l’ammirazione per le persone che lo popolano, il voler fare sempre meglio e di più con una squadra ineffabile. Ho lasciato il mio ultimo ruolo anzitutto grato alla proprietà della struttura, nella persona dell’imprenditrice Bianca Sharma, che nei primi anni 2000 mi chiamò e mi entusiasmò col suo progetto ambizioso, quello di trasformare un luogo storico in un luogo di piacere memorabile e adeguato alla location”. Perché lavorare nell’hotellerie ad alti livelli vuol dire anche questo: incrociare la propria vita con quella di centinaia di altre persone.

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