Comunicazione, teatro e mondo dello spettacolo per 4 giorni protagonisti: è il Festival della Comunicazione alla quarta edizione a Camogli, da giovedì 7 a domenica 10 settembre (www.festivalcomunicazione.it). Diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, ideato con Umberto Eco, è organizzato dal Comune di Camogli e da FRAME.
Come sempre, per quattro giornate Camogli diventa centro pulsante di confronto, ricerca e scambio d’opinioni sui grandi temi che interessano il mondo odierno: dopo la Comunicazione, il Linguaggio e il Web, il tema del 2017 è le Connessioni. A confrontarsi sull’argomento sono chiamati oltre 130 esperti e studiosi di diversi ambiti e generazioni, per garantire quella ricchezza di contenuti e punti di vista che ha da sempre contraddistinto il festival e che rappresenta una delle sue caratteristiche più apprezzate. Per questa ragione alle conferenze si affiancano laboratori, panel, spettacoli, mostre, cinema, escursioni e gite in mare, tutti gratuiti: il festival ha avuto sin dall’inizio l’obiettivo di coinvolgere un pubblico eterogeneo per età, formazione e interessi e il risultato è una manifestazione che non si rivolge esclusivamente agli addetti ai lavori, ma si rivela accessibile e stimolante per tutti.
Il Premio Comunicazione, quest’anno alla sua seconda edizione, è conferito al divulgatore scientifico Piero Angela, dopo l’assegnazione nel 2016 a Roberto Benigni.
Le Connessioni caratterizzano non solo il secolo ipertecnologico in cui viviamo, ma sono anche intimamente legate alla natura umana: coinvolgono in modo profondo e strutturale la società, la storia, i sistemi economici e di governo, le nostre abitudini e il nostro pensiero. «La sfida dell’edizione 2017 sarà tentare di “attraversare” tutte le connessioni per capire come orientarsi in una realtà così intricata, analizzando i modi in cui la società è arrivata all’attuale organizzazione, i possibili traguardi ed evoluzioni, i fenomeni e le forze in gioco» dichiarano Rosangela Bonsignorio e Danco Singer.
Viviamo oggi in un complesso di culture, tradizioni, storie individuali e collettive, tra loro connesse, che modellano le nostre identità.
L’economia è un’unica grande area transnazionale costituita da mercati finanziari interconnessi e collegati con la sfera politica, sociale e ideologica; anche le imprese nei processi produttivi condividono know-how tra settori distinti. A livello personale, i nostri stessi sistemi cognitivi e neuronali procedono per associazioni e connessioni, che sono il tessuto vitale della creatività e dell’immaginazione. Anche la conoscenza si sviluppa grazie all’“essere connessi”, inteso come capacità di superare i confini del proprio ambito disciplinare, ampliando e intrecciando saperi e competenze.
Il mondo della comunicazione oggi vive di connessioni tra mezzi fisici e tecnologie immateriali: le informazioni passano da un device all’altro, utilizzando codici diversi. Tutto questo ha un impatto sulle relazioni interpersonali che intratteniamo, sulle nostre abitudini e sulle nostre possibilità espressive.
GLI SPETTACOLI IN ANTEPRIMA
Camogli fa da scenario a tre spettacoli: “Ogni volta che mi baci muore un nazista”, con il poeta Guido Catalano; “Il dolore pazzo dell’amore” con lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco e i musicisti Mario Incudine e Antonio Vasta; “Ecolalie: le parole e la musica” con il fisarmonicista Gianni Coscia e il semiologo Paolo Fabbri.
Tre spettacoli anche al Teatro Sociale di Camogli, che ha riaperto dopo 40 anni: “Trump blues” con il giornalista Federico Rampini, l’attore Jacopo Rampini, i musicisti Valentino Corvino e Roberta Giallo e il regista Angelo Generali; “Giorni felici” di Samuel Beckett con gli attori Nicoletta Braschi e Andrea Renzi; “La lingua misteriosa dei binari: i treni tra musica, letteratura, giornalismo” con il giornalista Beppe Severgnini, la cantante Simona Bondanza, l’attrice Chiara Buratti e il pianista Piero Trofa.
E ancora tre speciali proiezioni all’aperto: in anteprima nazionale “Due soldati”, film di Marco Tullio Giordana sul tema della criminalità organizzata; “L’alter Eco. Umberto, lo storico delle idee”, racconto di Rai Cultura su Umberto Eco; il film d’animazione “Waterloo. La battaglia che ha cambiato la storia” di Rai fiction, ideato da Danco Singer, direttore del Festival, con la sceneggiatura di Alessandro Barbero, Rossana di Fazio e Salvatore De Mola.