Ci sono luoghi d’Italia talmente ricchi di archeologia che le risorse non bastano mai per la preservazione. Succede che a pochi chilometri da Pompei, precisamente a Nocera Inferiore (Salerno), nel 1991, in seguito alla demolizione di alcuni edifici danneggiati dal terremoto del 1980, emergono diverse testimonianze archeologiche pertinenti a un’area esterna alle mura della città di Nuceria. Gli interventi hanno interessato una vasta superficie del centro storico. Solo in questi giorni l’area sarà resa accessibile al pubblico e per festeggiare l’apertura ufficiale degli scavi ci sarà un concerto del jazzista Fabrizio Bosso.
L’indagine archeologica ha accertato la presenza di una strada che si sviluppava in direzione est-ovest. L’arteria è stata identificata come un tratto della Nuceria-Stabias, l’asse stradale di origine pre-romana che collegava l’insediamento urbano con il mare, ovvero il golfo di Napoli.
Le tre tombe del tipo a cappuccina – in antico tutte indicate da un segnacolo – si datano tra il I e il II secolo d.C. All’interno conservavano i resti incinerati dei defunti. Tra i reperti del corredo si segnalano vasi, chiodi (elementi rituali per indicare il passaggio tra la vita e la morte), lucerne (una reca il nome di Aufifron, il produttore).
La frequentazione del sito si inquadra tra la fine del II secolo a.C. e il V secolo d.C. Sono presenti i resti di una villa rustica (attiva fin dal II secolo a.C.) oggi parzialmente obliterata dalla chiesa di San Matteo e due recinti funerari che si datano tra I e III secolo d.C. Le aree sepolcrali sono caratterizzate da diverse tombe (di cui alcune a cappuccina) e due mausolei. Il primo, realizzato in laterizio, mostra ancora parte dell’elevato. Il secondo, lacunoso, conserva una porzione della base costruita in blocchi di calcare. L’ultima frequentazione del sito risale al 472 d.C. quando, in seguito all’eruzione del Vesuvio, l’area venne del tutto abbandonata. La parte più monumentale del sito archeologico presenta i resti di due mausolei. Si tratta di tombe di personaggi di alto rango dell’antica Nuceria. Nei pressi del primo, realizzato in laterizi (mattoni di argilla cotta) è stata rinvenuta un’iscrizione che ricorda il cursus honorum di un senatore vissuto durante la seconda metà del I secolo d. C. Del secondo si conserva una porzione della base costruita in blocchi di calcare.
Area archeologica di Piazza del Corso II secolo a.C. oggi è Patrimonio culturale della Città di NOCERA INFERIORE e sono restituite alla fruizione pubblica a oltre 30 anni dal primo scavo.