Quando l’ospite varca la soglia del Monastero Santa Rosa viene accolto, come un tempo, dai rintocchi della campanella e, una volta all’interno, da un sottofondo di canti gregoriani. Ma prima ancora, in questo angolo di paradiso della Costa d’Amalfi, in alto, a Conca dei Marini, a colpire è a vegetazione che avvolge i sensi del turista appena arrivato.
Del tutto simile alle destinazioni più esotiche del Mediterraneo è la flora attorno al monastero del Trecento divenuto uno degli alberghi più lussuosi al mondo sulla Baia di Salerno, in Campania, tra Amalfi e Positano. Fiori autoctoni, erbe aromatiche che da secoli sono coltivate per scopi curativi, aloe vera e cactus si mischiano a una rigogliosa macchia mediterranea.
Michele Scala, agronomo e “art director del verde” al Monastero Santa Rosa Resort & Spa, è l’uomo della cura per quanto riguarda questa straordinaria natura. Si è laureato alla facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli. Dopo aver conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Tecnologie delle Produzioni Agroalimentari, Scala ha ulteriormente approfondito le sue conoscenze professionali attraverso l’attività di ricerca e sperimentazione nel campo delle strategie di riproduzione delle piante mediterranee e nella conservazione e contestuale valorizzazione delle biodiversità agroalimentari.
Dopo una decennale esperienza nel settore della consulenza ad aziende agroalimentari campane e nella progettazione e direzione lavori delle aree destinate a verde di parchi e giardini, Michele Scala è approdato in pianta stabile nello staff del Monastero Santa Rosa, struttura di cui – con l’apporto anche dei suoi collaboratori – cura la gestione e la manutenzione dei giardini e degli orti.
Sui terrazzamenti del Monastero ci sono dei veri “vegetal garden” che garantiscono una produzione ortofrutticola di qualità, destinata interamente alla cucina del Monastero. Al Santa Rosa Michele Scala ha trovato l’ambiente ideale per concretizzare progetti di rilievo, alcuni dei quali di importante valore botanico e di indubbio profilo artistico.
Con il sostegno convinto del direttore del Monastero Flavio Colantuoni e i preziosi suggerimenti della proprietaria Bianca Sharma, Scala sta esprimendo al meglio la sua idea di giardino mediterraneo, costituito da piante ed essenze locali, anche spontanee, talvolta raccolte (per essere trapiantate) dai cigli erbosi delle strade o dai terreni incolti.
Il desiderio di creare ambienti originali ed esclusivi, ma fortemente legati all’identità del luogo, ha portato Scala a destinare un’area del giardino alle piante officinali – alcune delle quali dalle riconosciute virtù cosmetiche e medicinali che già furono patrimonio di conoscenza delle Suore Domenicane di clausura che abitarono il Monastero Santa Rosa fin dal XVIIsecolo.
Piante officinali riproposte oggi in chiave didattica nei giardini creati sugli spettacolari terrazzamenti esterni della struttura.
Il forte legame che Michele Scala ha con il territorio della Costiera connota anche la gestione dell’orto del Monastero, dove l’agronomo ha messo a coltura tipici tàrare dei frutteti e degli orti locali – come il limone Sfusato Amalfitano, il pomodorino del Piennolo, il pomodoro Sorrentino o la prugna Santa Rosa-riuscendo a coronare il suo sogno di dare un’anima a tutto il “verde” che impreziosisce la proprietà.
La zona più originale e sicuramente la più esclusiva della Spa del Santa Rosa è quella ricavata all’aperto, Il Giardino del Benessere, all’ombra di un pergolato di bouganvillea che si affaccia sul mare. In un’atmosfera mediterranea, caratterizzata dal profumo dei limoni, vengono effettuati massaggi e vari trattamenti, anche di coppia. Sulla terrazza, al termine dei trattamenti, immersi nel curatissimo verde, si può fare un pranzo leggero, piacevolissimo da condividere in coppia.