Il Progetto DonneTeatroDiritti, al PACTA Salone di Milano, è stata una rassegna e un percorso culturale di spettacoli, incontri, documentari video ed esposizioni con l’obiettivo di mettere in evidenza l’attualità del pensiero di figure punto di riferimento nella cultura dell’emancipazione e delle libertà, ma anche di ritrovare il filo rosso, dal mito a vicende contemporanee, lungo un percorso che parla di violenza e ingiustizia verso i più deboli, di diritto alla qualità della vita, di disuguaglianze sociali ed economiche, di dignità e diritti di popoli e individui.
A marzo 2023, con MADAME BOVARY. Costumi di provincia, di Gustave Flaubert, che a metà Ottocento gli porcurò dure accuse di immoralità. Lo spettacolo è stato proposto con la scrittura scenica di Annig Raimondi (spettacolo a cui si riferiscono queste foto), l’attrice regista è stata anche interprete con Riccardo Magherini. In scena, la lotta tra ciò che vorremmo essere e ciò che effettivamente siamo.
Emma Rouault è diventata moglie di Charles Bovary, medico di provincia e vedovo da poco. Tutta presa da letture sentimentali, fatte in particolare durante la sua educazione in convento, sogna un’esistenza di passioni e avventure e rimane delusa dalla banalità quotidiana del matrimonio. Per l’insoddisfazione della moglie, Charles passa dal villaggio di Tostes a quello di Yonville. Qui si svolge il resto della vicenda e qui appaiono altri personaggi (il farmacista Homais, l’esattore Binet, il mercante Lheureux, i due amanti…) che contribuiscono al precipitare di Emma in un abisso di debiti, tradimenti e ricatti, fino alla tragedia finale.
“Flaubert in Madame Bovary – spiega la regista Annig Raimondi – rende immortale la lotta tra l’ideale e il reale, tra l’infinito e il finito, tra ciò che vorremmo essere e ciò che effettivamente siamo. La storia si consuma in un piccolo mondo, comico nella sua banalità, tremendo nella sua implacabilità. Emma appare nella sua situazione sociale di donna maritata e, in un certo qual modo, estraniata da quel cognome che non le appartiene. Emma è una donna qualunque, sentimentaloide se si vuole, ma è soprattutto una ribelle, è ‘un barbaro’, come Flaubert definiva se stesso. Ma perché l’autore ha voluto per lei una fine così atrocemente violenta? Emma Bovary si è suicidata o ‘è stata suicidata’?”.
Il Progetto DonneTeatroDiritti ha poi virato verso un’opera d’arte totale prodotta da Instabili Vaganti MADE IN ILVA. Il lavoro è stata una critica universale al processo di brutalizzazione generato dal sistema di produzione contemporaneo. RAGAZZE DI VETRO dal romanzo “La campana di vetro” e altri materiali di Sylvia Plath per l’adattamento di Maddalena Mazzocut-Mis e Sofia Pelczer, è incentrato invece sulla vita di due ragazze in lotta contro la depressione. RAZZA SACRA – Pasolini e le sue donne, per celebrare il centenario della nascita di Pierpaolo Pasolini un progetto che indaga il suo rapporto con le donne. E 1939. UNA VITA A DOMINO, ha fatto conoscere la storia di Domenico, pescatore, deportato nel 1939 per non aver fatto il saluto fascista al podestà di Bari a San Domino, un’isola della Puglia voluta dal Duce dove si rinchiudono gli omosessuali italiani.
Tra gli ultimi spettacoli proposti da DonneTeatroDiritti, SHOCKING ELSA e LA MONACA DI MONZA alias SUOR VIRGINIA MARIA alias MARIANNA DE LEYVA da Manzoni, Diderot, Stendhal e gli atti del Processo si è visto in prima assoluta per la drammaturgia e regia di Annig Raimondi.
PACTA SALONE via Ulisse Dini 7, 20142 Milano
MM2 P.zza Abbiategrasso-Chiesa Rossa
Per informazioni: www.pacta.org – tel. 0236503740 – mail biglietteria@pacta.org