Mariasole Bianco è specializzata nella gestione delle Aree Protette e punto di riferimento nazionale e internazionale per le politiche legate alla tutela dell’ambiente marino, nel 2013 ha fondato la onlus Worldrise, che crea e promuove progetti per la tutela dell’ambiente marino e pesca sostenibile e nel 2019 ha ricevuto il riconoscimento DonnAmbiente, che premia l’impegno delle donne nella divulgazione scientifica ed ambientale.
Sempre più spesso si sente parlare di isole o addirittura continenti di plastica negli oceani e di inquinamento dei mari. Ma qual è la situazione attuale nei mari del mondo e nel Mediterraneo? Quali sono i rischi per l’ambiente e per la catena alimentare dovuti alle microplastiche? E se i nostri pesci mangiano plastica, noi cosa mangiamo?
Per rispondere a questa domanda la biologa marina Mariasole Bianco sarà ospite domenica 18 ottobre alle 17 nella giornata conclusiva della XVIII edizione di BergamoScienza, il festival di divulgazione scientifica, quest’anno in un’edizione tutta digitale (www.bergamoscienza.it). Approfondiranno con lei l’argomento la biologa Francesca Garaventa e la fisica nucleare e divulgatrice di Superquark+ Giuliana Galati.
Bianco è esperta in conservazione dell’ambiente marino e divulgatrice scientifica. Collabora con l’IUCN, ha insegnato all’Università di Genova ed è da anni la biologa marina di riferimento della trasmissione televisiva Kilimangiaro
WORLDRISE – La onlus a cui è a capo Mariasole Bianco è ideata da giovani professionisti e sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso un percorso incentrato sulla sensibilizzazione, la creatività e l’educazione.
I progetti di Worldrise vengono coordinati e realizzati coinvolgendo giovani studenti e neolaureati per facilitare l’acquisizione di conoscenze pratiche professionali e formare i futuri custodi ed ambasciatori di questa immensa ricchezza.
Tra i progetti più apprezzati quello della dieta di pesce eco-sostenibile.
A questo link si trovano ricette mese per mese di pesci la cui pesca crea minimo impatto in quel determinato momento dell’anno. Questo è necessario perché nel Mar Mediterraneo circa il 90% delle specie ittiche commerciali è sovrasfruttato. Il progetto, in collaborazione con Cookin’Med e alcuni tra i migliori chef del Mediterraneo, mira a stilare una guida che faciliti un consumo ittico più sostenibile. Promozione di metodi di pesca sostenibili, prodotti locali e stagionali e specie “povere” sono alla base dei suggerimenti per il consumatore, contenuti nella guida.