“De André canta De André Vol. III” (Rea/Universal), il nuovo disco uscito il 6 ottobre scorso di Cristiano De André è un ulteriore nodo che collega la produzione dell’artista a quello del padre. Questo volume si affianca ai precedenti “De André canta De André – Vol. I” (2009) e “De André canta De André – Vol. II” (2010). Il cantante si rifà all’immenso patrimonio artistico di Fabrizio De André e spiega questo fil rouge così: “Mi auguro che la musica e le sue tematiche restino sempre di interesse. Sta a me condire queste canzoni con le contaminazioni elettroniche e world music che sono gli aspetti che trovo più stimolanti ultimamente. Purtroppo quando rifaccio queste canzoni capisco come aspetti quali i depistaggi e le guerre siano sempre d’attualità”.
Cristiano è un artista che si è affermato sicuramente per le sue qualità, ma una certa condivisione con le lotte del padre la porta avanti. Alla presentazione del disco ha detto: “Quando si fa l’arte c’è sempre sofferenza, il mal di vivere è una fortuna. Poi ti rendi conto che i poteri forti ci sono ora come allora, io mi batto contro la dittatura informatica, voglio che si sappia che l’Italia è tra gli ultimi posti in quanto a libertà di stampa. A 50 anni ho tirato i remi in barca, e a 55 sono finalmente quasi soddisfatto. Dico quello che penso, ho scritto un libro che ha raccontato tanto di me. E così ho reso pubblici i miei inciampi. Quel libro è stato anche un modo per perdonare mio padre, è stata una fatica, ma è stato terapeutico”.
Del disco registrato da Giancarlo Pierozzi e la produzione esecutiva di Rita Allevato (Cristiano è produttore artistico) dice: “Un album che mi ha permesso e mi permette di portare avanti l’eredità artistica di mio padre caratterizzandola però con nuovi arrangiamenti che possano esprimere la mia personalità musicale e allo stesso tempo donino un nuovo vestito alle opere, una mia impronta. Mi auguro che così facendo la poesia di mio padre possa arrivare a toccare le anime più giovani, a coinvolgere anche chi non ascolta la canzone prettamente d’autore”.
“De André canta De André Vol. III” è quindi un percorso di riavvicinamento con le opere del noto padre che il cantautore genovese affronta declinando quei colori familiari secondo tinte moderne. Gli arrangiamenti, i suoni e l’interpretazione sono figlie della visione moderna di un figlio che rilegge l’illuminata scia della musica del padre. Un lavoro che ci restituisce un artista sensibile e tormentato, che per salutarci ci ha detto: “Penso spesso a quello che diceva nei concerti mio padre: figlio mio ho scritto per quart’anni contro la guerra, e non è successo un cazzo”.
Le prossime date del tour
24 novembre – Teatro Comunale – Belluno; acoustic duo*
25 novembre – PalaBrescia – Brescia;
2 dicembre – Teatro Cagnoni – Vigevano (Pv); acoustic duo*
7 dicembre – Teatro La Fenice – Senigallia;
9 dicembre – Teatro Politeama – Lecce; acoustic duo*
10 dicembre – Teatro Palazzo – Bari; acoustic duo*
11 dicembre – Feltrinelli – Firenze; firmacopie
12 dicembre – Obihall – Firenze;
15 dicembre – Teatro Duse – Bologna;
16 dicembre – Palabassano2 – Bassano del Grappa;
Foto di apertura: Dino Buffagni