Michelangelo Pistoletto, presente. Questo titolo ha un doppio uso, perchè da il nome e il senso alla mostra, e ricorda il filo che lega Pistoletto alla città di Pistoia e alla Galleria Vannucci.
A cominciare da il Terzo Paradiso. “Con l’espressione Terzo Paradiso nominiamo un possibile percorso per l’umanità: un nuovo mondo. Nel simbolo del Terzo Paradiso, la linea si incrocia due volte, configurando tre cerchi consecutivi. I due cerchi esterni rappresentano tutti gli opposti. Il cerchio centrale è il luogo dove tocca a noi congiungerli, affinchè fecondino il grembo di una nuova società”, scrive Pistoletto nel suo Ominitesimo e Demopraxia, Manifesto per una rigenerazione della società (Chiarelettere, 2017). Un’opera collettiva fatta dalle stoffe e dai panni dismessi dei pistoiesi che hanno voluto partecipare. Un’opera di tutti e per tutti, che la Galleria è orgogliosa di ospitare e di custodire.
Se NOI è il protagonista della prima stanza, IO e TU entrano prepotentemente nella seconda. Nei quadri specchianti che esponiamo ci sono le persone care, frammenti di quotidiano che rappresentano la memoria di un momento, appartengono al passato, sfiorano il presente e sono già nel futuro. Perchè vivono l’attimo di chi li guarda. Gli specchi rifuggono così la solitudine del soggetto, e diventano strumenti di riflessione. Riflettendo me, rifletto gli altri. Stabilisco connessioni. Creo rapporti che superano il personale, e divengono il tessuto connettivo dell’umanità. L’Arte partecipata, che conduce al simbolo del Terzo Paradiso.
Galleria Vannucci Arte Moderna e Contemporanea di Vannucci Enrico Loris ec. S.a.s
Indirizzo via della Provvidenza 6 – 51100 Pistoia