L’estrazione di bitcoin è intenzionalmente progettata per essere ad alta intensità energetica. La potenza di calcolo necessaria per risolvere i complessi problemi matematici di cui sopra richiede molta elettricità per alimentare l’hardware specializzato nel mining.
D’altra parte, per attaccare la rete occorrono ancora più risorse che per difenderla, il che rende Bitcoin la blockchain più sicura oggi.
In realtà, esiste un’intera brigata pseudo-ambientalista che mira a far credere all’utente comune che il mining di Bitcoin sarebbe in qualche modo la morte del pianeta. Molte delle loro argomentazioni ruotano attorno al fatto che i grandi centri dati utilizzati per eseguire i calcoli matematici utilizzano un’enorme quantità di elettricità. Tuttavia, di recente abbiamo illustrato tre motivi per cui questa retorica è completamente priva di senso.
Secondo la ricercatrice sull’energia pulita Katrina Kelly-Pitou, l’intero dibattito sul consumo complessivo di elettricità da parte delle strutture di mining di bitcoin va nella direzione sbagliata. La ricerca sottolinea che il consumo di elettricità può aumentare e allo stesso tempo avere un impatto minimo sull’ambiente. Questo perché le strutture iniziano gradualmente a utilizzare fonti di energia più efficienti e rinnovabili. Questo non solo rende l’attività estrattiva più redditizia, ma riduce anche l’impatto sull’ambiente. Il ricercatore ha anche sottolineato che le banche utilizzano tre volte più elettricità della rete Bitcoin.
Inoltre, un nuovo rapporto ha concluso che l’80% del mining di Bitcoin funziona con energia rinnovabile. Questo non sorprende, poiché i minatori sono naturalmente incentivati a cercare le fonti di energia più economiche e pulite, molte delle quali sono rinnovabili come l’energia idroelettrica (ad esempio in Islanda).
Se siete preoccupati che il Bitcoin consumi troppa energia, forse dovreste pensarci due volte prima di accendere le luci di Natale quest’anno. Proprio così: le luci che i soli consumatori americani usano per decorare le loro case per l’occasione rappresentano un gigantesco consumo di elettricità pari a 6,63 miliardi di chilowattora ogni anno. Si tratta di una cifra superiore all’intero consumo energetico nazionale di molti Paesi in via di sviluppo. Ad esempio, sia l’Etiopia che El Salvador consumano meno elettricità all’anno.
Tuttavia, se decidete di installare un impianto di mining nel vostro garage, potete sicuramente aspettarvi una bolletta elettrica più cara il mese prossimo. Cosa diversa se invece decidete di guadagnare con il trading di criptovalute con software come bitalpha ai sito ufficiale.
Il miglior hardware per il mining di Bitcoin: Cose da considerare
Ci sono alcuni parametri chiave da tenere in considerazione quando si tratta di scegliere il miglior hardware per il mining di bitcoin. Questi includono:
Consumo di energia
Naturalmente, è importante sapere quanta elettricità consuma il vostro miner. Più basso è questo numero, meglio è.
Frequenza di hash
Come abbiamo spiegato in precedenza, la velocità di hash è essenziale per il mining di bitcoin. Maggiore è questo numero, migliore è la macchina, in genere.
Efficienza energetica
Questa misura tiene conto dell’efficienza della macchina. Se questo numero è basso, significa che la macchina consuma meno energia a parità di lavoro svolto.
Esiste una gamma di dispositivi diversi prodotti da alcune delle più grandi aziende del settore come Bitmain Technologies, Canaan Creative, Halong Mining, Innosilicon Technology e altre del genere.
Cos’altro si può estrarre?
Il Bitcoin non è l’unica criptovaluta che può essere minata. Vale la pena notare, tuttavia, che se si utilizza un hardware specializzato nel mining di criptovalute è necessario controllare le valute digitali compatibili, poiché alcuni dispositivi consentono di minare solo criptovalute selezionate. Tuttavia, oltre al Bitcoin, altre scelte popolari includono Bitcoin Cash, Monero, Dogecoin, Litecoin e così via.
