Un tempo si chiedeva al celebre di turno: “Permette una foto?”. Adesso l’avvistamento è quasi simultaneo allo scatto. Ed è per questo che Jean Pigozzi, famoso fotografo del mondo delle celebrità del Novecento, qualche anno fa diceva: “Viviamo nel mondo del selfie”.
Alcuni anni più ndietro, si potrebbe dire che le persone erano ancora interessate principalmente a registrare ciò che era di fronte a loro. Poi, succedeva che la gente girasse le telecamere e si fotografasse. Oggi succede solo questo. Jean Pigozzi (nato nel 1952) – imprenditore italiano, collezionista d’arte, filantropo e fotografo – ha fatto autoscatti da oltre 40 anni pur non essendo un millennial. Se il selfie è ancora nella sua “fase neolitica”, come suggerito da Saltz, le fotografie di Pigozzi rappresentano un Paleolitico in precedenza sconosciuto, con Pigozzi che si faceva selfie già dagli anni ’70.
Jean Pigozzi: ME + CO è il libro uscito per Damiani che riunisce questo corpus unico di lavoro per la prima volta. Il libro include dozzine di volti famosi, come quelli di Mick Jagger, Faye Dunaway, Mel Brooks, Andy Warhol e Lady Gaga, tutti premuti contro il volto di Pigozzi; Pigozzi posa anche con la pancia di una danzatrice del ventre turca, un autobus carico di turisti giapponesi e un cane di pezza. I selfie raccolti da Pigozzi sono affascinanti e divertenti, sia per la loro strana qualità contemporanea che per l’innocenza della vecchia scuola.