Essere la più antica repubblica marinara d’Italia impone delle responsabilità. E da qualche anno ad Amalfi un gruppo di appassionati e studiosi anima il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, un’associazione che opera nel campo della cultura e della storia di Amalfi e dei centri della sua costa.
Il centro vuole promuovere lo sviluppo degli studi storici sulla presenza e il ruolo dello Stato medievale amalfitano e degli Amalfitani nel Mezzogiorno d’Italia, nell’Europa mediterranea e nell’Oriente arabo – bizantino e sulla funzione di intermediazione e promozione di scambi culturali e socio-economici tra l’Oriente e Occidente nel Medioevo.
Qui si organizzano attività di studio, seminari, corsi, convegni, mostre, presentazione volumi e manifestazioni culturali in genere e si aggiorna la Biblioteca di Storia Amalfitana (regolarmente aperta al pubblico dal lunedi al venerdi dalle 8.30 alle 13.30 e il lunedi, mercoledi e venerdi anche dalle ore 15.30 alle ore 18.30).
Una delle pubblicazioni più riuscite ultimamente è quella che Andrea D’Antuono ha dedicato al busto settecentesco di Sant’Andrea, amatissimo santo patrono locale. Che, ovviamente, nasconde un millennio di tradizioni e devozioni che vanno da Amalfi al Medio Oriente. Il protettore di Amalfi, prima di diventare Apostolo, Martire e Santo, era un pescatore di Cafarnao, antica città di Israele. Nel suo volume (foto d’apertura), lo studioso rintraccia antiche memorie di stampo storico e sociale che ricostruiscono la parabola del santo.
La sede dell’associazione è ad Amalfi, in Via Annunziatella, 44 (Sede Amministrativa) mentre a Supportico S. Andrea, 3 c’è la sede Biblioteca del Centro.
www.centrodiculturaestoriaamalfitana.it