19 Novembre 2023
IL CASO MAGNETE

Centri culturali, cura per la società

19 Novembre 2023
IL CASO MAGNETE

Centri culturali, cura per la società

19 Novembre 2023
IL CASO MAGNETE

Centri culturali, cura per la società

Magnete si trova in Via Adriano 107, Milano, nel cuore di quartiere Adriano a nord est di Milano. Magnete è un’impresa sociale che gestisce l’Auditorium all’interno della struttura dell’Adriano un luogo di cura e cultura, uno spazio unico di relazione e pluralità per il terrotorio, che sorge proprio nella periferia che ne ha più bisogno. Sul ruolo dei centri culturali e di come incidono nei luoghi in cui vengono creati si discute ne “La cultura cura – Progettare nuovi centri culturali in tempi incerti”, un libro che ha visto varie professionalità confrontarsi sull’esperienza nel quartiere Adriano e presentato di recente a Milano Book City 2023. Sono Noemi Satta, curatrice del libro, Emanuel Ingrao, Founder & CEO di Shifton, Guido Cavalli di Proges – Cooperativa sociale, Andrea Rebaglio, vice direttore dell’area Arte e cultura della Fondazione Cariplo, e Roberta Franceschinelli, innovation manager presso Fondazione Unipolis e presidente de Lo Stato Dei Luoghi.

Loro tutti si sono impegnati a trasformare Magnete nel luogo che conosciamo oggi: un community hub che unisce cura e cultura, uno spazio unico di relazione e pluralità per il quartiere Adriano e la città metropolitana di Milano.

I diversi punti di vista teorici vengono declinati nel racconto della creazione di Magnete: un processo organico che è stato per sua natura non lineare, perché vissuto da organizzazioni in rete, comunità, territori. 

In particolare, vengono affrontati il contesto e la storia dell’intervento nel quartiere Adriano, i modelli di community hub, la creazione di una governance dinamica, le strategie per trasformare un luogo residuale in un luogo di senso. 

Si è scelto infine di dar voce diretta, sotto forma di interviste, ai fondatori di Magnete, che raccontano la loro esperienza di co-progettazione nell’incertezza del periodo pandemico, degli sforzi ancora da fare, delle importanti lezioni apprese.

Il fil rouge che lega tutti questi contributi è il tema, preso da varie angolazioni, della cultura accessibile come leva strategica del cambiamento

La cultura produce nuove narrazioni, ruoli, strumenti e attività d’accesso, nuove prese di parola e protagonismi. La cultura non è progettata né vissuta come ornamentale e accessoria, ma è vero e proprio ambito di ricucitura di senso e capacitazione.

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