C’è un camioncino che si aggira per le strade di Milano con buona frutta a prezzi convenienti. L’hanno voluto Luca e Camilla, stanchi della spesa negli omologati supermercati. Hanno avuto l’idea di raccogliere i pezzi scartati dei prodotti freschi e darli ai consumatori più attenti agli sprechi, che al senso estetico.
Perché succede anche questo: i frutti brutti non arrivano nella grande distribuzione e con un po’ di impegno, al posto di gettarli si può aiutare l’ambiente e anche il portafoglio.
Il concetto di spreco infastidisce entrambi, più per indole ed educazione che per idealismo, ma la cosa che li manda davvero in tilt è scoprire che gran parte di questo spreco viene generato solamente da canoni estetici definiti a tavolino dalla grande distribuzione e dunque del tutto “innaturali”, completamente slegati dall’effettiva qualità e sapore dei prodotti.
La FAO calcola che ogni anno si sprechino 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, pari a 1/3 della produzione totale destinata al consumo umano. Il solo spreco di cibo in Italia ha un valore economico che si aggira intorno ai 13 miliardi di euro all’anno.
BELLA DENTRO è il primo progetto nato per combattere gli sprechi ingiustificati ed insostenibili nel settore ortofrutticolo italiano.
Sprechi basati su canoni puramente estetici e non qualitativi, che creano un danno enorme agli agricoltori, all’ambiente e alla nostra economia.
Stiamo parlando di “difetti” del tutto inevitabili e naturali nella vita di una pianta che comportano uno scarto fisso di circa il 20% della produzione totale, che arriva fino al 50-60% nel caso della grandine
Ad oggi l’unica alternativa al macero, minimamente remunerata, è rappresentata dalla vendita di questi “scarti” all’industria (produzione di succhi e distillati) per la quale però viene riconosciuto all’agricoltore mediamente il 10% del valore di mercato della merce. “Mediamente riusciamo a garantire 20% di costi in meno rispetto alla grande distribuzione”, ci dicono i promotori del progetto incontrati a NoLo, a Milano, dove sostano il venerdì pomeriggio. Un’iniziativa che crea lavoro e mira a migliorare la nostra vita, replicabile in altre città.
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