Ali Hassoun è nato a Sidone (Libano) nel 1964 ed è dal 1982 in Italia. Inizialmente per proseguire gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove poi nel 1992 si laurea in architettura. Oggi vive e lavora a Milano e alla nazionalità libanese ha aggiunto quella italiana, integrando la dimensione originaria, arabo-mediterranea, della propria identità con una dimensione diversa, europea ed occidentale.
Il tema più evidente della sua arte è il viaggio, strumento per esplorare esperienze e visioni eterogenee, accostato all’idea di “umanità come qualità universale e comune fra tutti i popoli”. Su queste basi la mostra alla Fondazione Maimeri che inaugura il 23 ottobre (prosegue poi allo Studio Guastalla , Via Senato 24, 20121 Milano , dal 30 ottobre al 17 novembre 2018) è esemplare.
“Lo Specchio di Venere”, a cura di Angelo Crespi, in collaborazione con Silvia Basta e Francesca Martire consegna allo spettatore un pittore spavaldamente dedito alla figurazione, convinto che la sua modalità predomini sulle altre avanguardie (il pop, la pittura segnica, il fauves, la metafisica).
Nell’ultima produzione, questa sensazione si sedimenta, a partire dal tema scelto, riconoscibile nel titolo della mostra “Lo specchio di Venere”, quello appunto delle muse venerate, cioè donne che ispirano il suo lavoro e che vengono venerate nel duplice s enso di trasformate nella dea dell’amore e fatte oggetto di devozione.
Alì però sa perfettamente che, sebbene sia necessario inginocchiarsi davanti alla bellezza assoluta di un modello, bisogna conquistarsi perfino il diritto di prostrarsi, perché la divin ità, di solito ascosa, si lascia adorare solo dal fedele che lo merita, la cui tenacia e fedeltà sono provati. Così c’è giusto metus reverentialis di fronte ai grandi con cui si misura e nello stesso tempo fiducia nei propri mezzi espressivi che permettano di ripetere il miracolo della trasposizione della donna dalla mitologia
MILANO-M.A.C. Musica Arte Culturapiazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano
23-27 OTTOBRE 2018 DALLE 10 ALLE 19 La personale di Ali Hassoun “Lo specchio di Venere”.