Ha lavorato con Peppe Barra e Alessandro Siani e ha collezionato passaggi in vari talent show (The Voice of Italy e Amici). Ma Alessandra Tumolillo, perfetta interprete della Gen Z (è nata esattamente nel 2000) ha il suo posto preferito sul palcoscenico. La giovane cantautrice è una jazzista, performer e compositrice che solitamente si esibisce con la sua chitarra in cover e pezzi inediti. Vista di recente in un live in Campania (è nata a Napoli ma studia in Conservatorio a Milano) ha proposto davanti a un pubblico entusiasta rifacimenti personalizzati di Eduardo De Crescenzo, Pino Daniele e Domenico Modugno. La parte forte dei suoi live è la reinterpretazione di standard jazz con l’aggiunta personale di adattamenti dei testi in napoletano. La musicalità del suo dialetto si sposa a perfezione, sorprendentemente, con l’andamento blues e black di molti classici americani.


Alessandrà padroneggia il suo strumento musicale (ha iniziato a suonare la chitarra e a cantare nel 2012 come autodidatta) e soprattutto la voce che gode di una scala d’estensione davvero ragguardevole.
Ai limiti del memorabile il medley di grande inventiva che la giovane musicista propone tra “Superstition” di Stevie Wonder e una serie di stralci della tradizione partenopea.