Quando gli editori sono gli stessi artisti, i contenuti dei giornali e dei libri sono davvero unici. In questo articolo vedete ffwd_mag (Invernomuto) qui riportato in una copertina del 2008, che è una delle tante esperienze editoriali degli artisti degli ultimi anni. Perché chi fa arte si affida alla pubblicazione in proprio di libri e giornali? Una tendenza che è consolidata ma che a Vienna, alla Kunsthalle, viene dibattuta e rivissuta con una mostra e dei talk che vanno avanti dal 7 novembre fino al 28 gennaio 2018.
L’art publishing è sempre più attiva con i musei intorno al mondo che aumentano la loro collezione di libri artistici. Mentre i periodici curati dagli stessi artisti sono diventati dei veri media a parte dove sperimentare forme di innovazione alternativa. Nel momento di maggior crisi della carta come supporto editoriale, il mondo dell’arte è in controtendenza: la vivacità della promozione artistica on paper è oggetto di un’intera mostra nella capitale viennese che espora le potenzialità dei giornali d’arte, chiamata Publishing as an Artistic Toolbox: 1989–2017.
Invece di ricapitalizzare sulla cospicua produzione degli anni 60 e 70, la mostra porta allo scoperto oscure pubblicationi dal 1989 in poi, cioè dall’anno-simbolo della transizione digitale. Fu in quell’anno che cadde il muro di Berlino, e in quell’anno che debuttò su Internet il World Wide Web.
Kunsthalle Wien Museumsquartier
Museumsplatz 1
1070 Vienna, Austria