Nel dossier di Milano-Cortina “abbiamo garantito che nel 2026 San Siro sarà ancora funzionante. Questa è la fine della storia. Dopo il 2026, nel caso avremo un nuovo stadio, decideremo il futuro di S.Siro” dice il sindaco Beppe Sala. E la candidatura ad ospitare i giochi olimpici invernali nel 2026 a Milano (e Cortina) è arrivata in conclusione: i giochi si faranno e l’Italia può vantare un’altra vittoria importante.
Per il sindaco, che questo mese ha fatto scalpore schierandosi dalla parte d el popolo del Pride con un bel paio di calzini rainbow, “questa è la miglior rivincita dopo il caso EMA”, riferendosi alla vicenda della mancata assegnazione a Milano dell’Agenzia del Farmaco.
Anche altre forze produttive italiane stanno esultando in queste ore. Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Milano dice: “La vittoria di Milano-Cortina è un successo del sistema Italia che vince quando sa fare squadra. Come accaduto con Expo, le alleanze trasversali rendono possibili i grandi progetti. Le Olimpiadi invernali 2026 aiutano le imprese a ritrovare la fiducia e riportano il Paese al centro della scena internazionale”.
Anche l’indotto economico di oltre 3 miliardi, previsto solo per la Lombardia, sta facendo maturare speranze: potrebbe aumentare a livello nazionale grazie al rafforzamento del brand Italia nel mondo.
“Abbiamo preparato Giochi sostenibili sul piano ambientale” dice il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel suo discorso al fianco del governatore del Veneto, Luca Zaia, durante la presentazione di Milano-Cortina. Sala ha ricordato l’esperienza di Expo, sottolineando che “20mila volontari sono già pronti e nessuna città ha il nostro stesso consenso popolare”. “Sarà un enorme privilegio poter presentare al mondo un patrimonio dell’Unesco come le Dolomiti. I Giochi grande occasione che darà opportunità al nostro territorio”, ha aggiunto Zaia che ha concluso abbracciato a Sala.