Si è appena conclusa la XII edizione 2024 del Premio Pio Alferano sotto la direzione artistica di Vittorio Sgarbi; ancora una volta un binomio vincente tra arte e letteratura che ha visto premiati a Castellabate (Salerno) grandi nomi dal giornalista Tommaso Cerno, allo scrittore Maurizio de Giovanni, dal presidente di Banca Ifis Ernesto Fürstenberg Fassio, al pittore Giovanni Gasparro, dal cantautore Amedeo Minghi, alla scrittrice e direttrice delle Gallerie Estensi Alessandra Necci, dall’imprenditore e mecenate Francesco Tavassi fino alla Città di Siena nella persona del Sindaco Nicoletta Fabio.
La cerimonia conclusiva ha avuto luogo nel borgo medievale di Castellabate in provincia di Salerno, promosso dalla Fondazione “Pio Alferano e Virginia Ippolito”, presieduta da Santino Carta, con il patrocinio morale del Comune di Castellabate e della Abbazia Benedettina “Santissima Trinità” di Cava de’ Tirreni, il contributo della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, il sostegno della Fondazione “Effetto Arte”, di “Fratelli Carta” e di “San Salvatore”. Una serata particolarmente rilevante, dedicata alle eccellenze italiane, condotta dalla giornalista RAI Greta Mauro. Il premio è stato rappresentato simbolicamente da una pregevole scultura in ceramica realizzata dall’artista Livio Scarpella dal titolo “Composizione archeologica”. Prima della premiazione, c’è stata la visita alle quattro mostre dedicate a “La commedia dell’arte” allestite dagli specialisti di “Contemplazioni”, con opere degli artisti contemporanei, Agostino Arrivabene, Enrico Robusti e Antonella Cappuccio e di una scelta di opere antiche della collezione Parenza Angeli; le opere in mostra sono visibili fino al 6 gennaio 2025. La serata è stata allietata dallo spettacolo teatrale dei Tableaux Vivants, dal titolo “Passio-Da Masaccio a Caravaggio”. Nella giornata precedente, nel suggestivo porticciolo di San Marco di Castellabate, il Premio ha presentato, in dialogo con Greta Mauro e Carlo Vulpio, il saggio di Marcello Veneziani “L’amore necessario. La forza che muove il mondo”, (Marsilio, 2024) e il volume di Alessandra Necci “La regina e l’imperatrice. Maria Antonietta e Maria Teresa, due destini tra l’assolutismo e il dramma della Rivoluzione”, (Marsilio, 2022).
Testo di Teobaldo Fortunato