Il treno è sempre il treno, era il tormentone del “Ragazzo di campagna”, film cult anni ottanta interpretato da Renato Pozzetto. Per i milanesi questo mezzo di trasporto viaggia nascosto, nella pancia della città, non si fa vendere ma collega comunque un punto all’altro della città, unisce i quartieri, fa raggiungere ai passeggeri negozi, uffici e scuole. La rete che sottoterra quasi magicamente si viene a formare poi riemerge in superficie. Non è solo quella disegnata dalle mappe ma è realmente intreccio che lega anime cittadine, che collega storie e unisce contrasti. Questa ragnatela sotterranea ha anche ispirato la scrittrice Giacinta Cavagna di Gualdana, appassionata ricercatrice di curiosità meneghine: dopo il successo de “La storia di Milano in 100 luoghi memorabili”, ha dato alle stampe, sempre per Newton Compton, la “Guida curiosa ai luoghi insoliti di Milano” dove il filo conduttore è quello che unisce le stazioni della metropolitana, con i suoi ben noti colori.
«Rossa, verde, gialla e lilla, è la Milano raccontata attraverso i colori — dichiara la scrittrice –. Ho voluto raccontare un viaggio lungo le vie delle metropolitane per scoprire una città che non vuole smettere di stupire».
La scrittrice nel volume snocciola spunti interessanti e poco noti. «Nella chiesa di San Raffaele, a pochi passi da Duomo M1 – continua Giacinta – si nasconde una toccante Via Crucis, dono di un’artista palestinese alla Diocesi di Milano. Mentre vicino a Zara M3 si scopre un ricco e affascinante museo di macchine da scrivere». E si continua poi passando da Tre Torri M5 dove, all’ombra dei grattacieli di Citylife, si può perfino giocare a tennis; si continua a Porta Venezia dove ci sono i cappelli di Mutinelli, storica bottega aperta nel 1888 a pochi passi dai caselli; a Corvetto ci sono invece le poesie di Antonia Pozzi, ad Abbiategrasso le luci di Dan Flavin e le marionette dei Colla, a Gambara la divina Callas madrina del Centro Culturale Rosetum, inaugurato nell’inverno del 1957».
Il racconto inizia sulla linea rossa della metropolitana: dalla eccezionale storia di Pane Quotidiano, che dal 1898 offre, tutti i giorni, generi alimentari di prima necessità a chiunque ne richieda, senza alcun tipo di distinzione, alla movida di NoLo, quartiere in rapida crescita incastonato tra via Padova e i binari della ferrovia, a nord di Loreto; dal Negroni Sbagliato del Bar Basso alla Torre Rasini, capolavoro architettonico di Gio Ponti ed Emilio Lancia: fermata dopo fermata, tra un corredo di raffinata biancheria da Vera Persiani, un tuffo nelle piscine del Lido e una visita al Giardino dei Giusti di tutto il mondo sul Monte Stella, si giunge ai capolinea. Sulla linea verde, tra Cascina Gobba e Abbiategrasso, i libri di Rizzoli, le stoffe di Giacinto Asnaghi, le maschere e gli scherzetti di Torriani, i violini della famiglia Monzino sono alcuni dei capitoli di una grande storia sempre affascinante e ricca, fatta di passione, intraprendenza e generosità. C’è la lunga vita della Croce Verde A.P.M. e dell’Asilo Mariuccia, la comodità delle scarpe di Turci, aperto all’inizio del Novecento di fronte alla stazione di Porta Genova, fino all’eleganza della nuova sede della Galleria Massimo De Carlo inaugurata in viale Lombardia negli spazi di Casa Corbellini Wassermann.
Il viaggio continua sulla linea gialla e sulla linea lilla attraverso grandi industrie e piccole botteghe, ville di delizia e grattacieli, quartieri popolari e parchi: da Villa Litta Modignani alla Manifattura Tabacchi, oggi Museo del Cinema, dalla Bicocca degli Arcimboldi, sede di rappresentanza della Pirelli, alla quattrocentesca Villa Mirabello fino alla Centrale dell’Acqua e all’Ippodromo di San Siro, con la storia della scuderia Turner, pronta a festeggiare i 100 anni di attività.
«Milano continua ad essere protagonista – conclude la scrittrice – ci trasporta lungo un percorso, avvincente e sempre appassionante, attraverso la Storia e i suoi protagonisti».