
Nel 2011 Teresa ha frequentato uno stage presso il Council for Culture and the Art di Malta dove è stata seguita dal direttore artistico nell’organizzazione e nella gestione del Malta Art Festival: “Lì ho avuto il piacere di incontrare varie compagnie teatrali tra cui Il Globe Theater di Londra e qui che ho deciso di intraprendere seriamente questa carriera”.
Cosa pensano di te italiana all’estero? Cosa risalta di più della tua italianità? “Gli italiani in America sono molto ben visti soprattutto nell’ambito artistico, ci considerano grandi lavoratori e soprattutto sanno che sappiamo pensare fuori dagli schemi. Poi siamo tanto apprezzati per il cinema d’autore, soprattutto Fellini”.
Qualche pregiudizio, o meglio dire stereotipo però, Teresa Fiorentino lo incontra ancora, ed è giusto che ce lo faccia sapere: “C’è ancora nel cinema un po’ l’immagine dell’italiano dai capelli scuri e mossi, sguardo intenso i tratti mediterranei, l’accento marcato e magari siciliano alla “The Godfather” per cui l’aspetto fisico nel mio caso ha già tutta l’italianità che è tanto affascinante per gli statunitensi. Durante un provino mi è stato chiesto se sapessi imitare il dialetto siciliano. Poi sicuramente risalta il fatto che sono molto estroversa e passionale non ho mezze misure e le emozioni le esprimo a pieno sia sul palco che nella vita reale”.
Come ti sei sentita invece tu in America? Quali sono le differenze tra fare spettacolo qui da noi e all’estero? “Quando sono arrivata a gennaio è stata dura, non sapevo da dove iniziare e non conoscevo nessuno. Poi tempo un mese mi sentivo già a casa, mi sono sentita davvero tanto apprezzata e gratificata non solo per il mio impegno negli USA ma anche per tutto quello che avo fatto e studiato già in Italia. L’America è molto meritocratica e il duro lavoro e il talento vengono prima o poi ricompensati, vorrei poter dire lo stesso del nostro Paese. Inoltre troppo spesso da noi essere un artista è considerata più un hobby che un lavoro vero e proprio. Oltreoceano c’è un po’ più di rispetto per le professioni artistiche”.
Dedizione totale e focus sul lavoro da mattina a notte. C’è una cosa però a cui Teresa non rinuncerebbe mai nella sua carriera: “A viaggiare, adoro viaggiare da sola e visitare posti nuovi, culture diverse, conoscere gente che vive in modo completamente differente da me mi ha aiutata e mi aiuta sempre ad arricchire la mia creatività ed ampliare i miei orizzonti”.