Salvatore Frega, il compositore famoso all’estero: “Dalla tradizione uno stimolo per progredire”
Premiato nei più prestigiosi contesti, dagli Usa alla Russia, l'artista originario di Cosenza è tra i creativi più famosi nel mondo. E diffonde il nostro made in Italy con orgoglio.
Salvatore Frega, il compositore famoso all’estero: “Dalla tradizione uno stimolo per progredire”
Premiato nei più prestigiosi contesti, dagli Usa alla Russia, l'artista originario di Cosenza è tra i creativi più famosi nel mondo. E diffonde il nostro made in Italy con orgoglio.
Salvatore Frega, il compositore famoso all’estero: “Dalla tradizione uno stimolo per progredire”
Premiato nei più prestigiosi contesti, dagli Usa alla Russia, l'artista originario di Cosenza è tra i creativi più famosi nel mondo. E diffonde il nostro made in Italy con orgoglio.
Un orgoglio del made in Italy va celebrato nella sua patria. E The Way Magazine sostiene con piacere l’attività e il tributo internazionale che si sta sviluppanto attorno al giovane pianista e compositore italiano di musica colta contemporanea e musica sperimentale, Salvatore Frega.
Nato a Cosenza il 29 settembre 1989, Salvatore ha iniziato con concorsi nazionali per poi arrivare al 2005, quando si è esibito come ospite d’onore a Taranto a un evento pubblico. Diplomato in pianoforte presso il Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza sotto la guida del M. Grazia Amato, ha collaborato con artisti internazionali quali M. Ivan Fedele (compositore, direttore artistico della Biennale Musica di Venezia) M. Enrico Fabio Cortese per la produzione di musiche da film; i maestri compositori Andrea Portera, Vito Palumbo e Peter Eötvös.
Oggi Salvatore è al pieno della sua maturità artistica. Fondatore e direttore artistico dell’Accademia Musicale della Versilia e del Concorso Internazionale di Composizione “A. Rendano”, è docente di Pianoforte e Composizione presso l’Accademia Musicale della Versilia ,del “Funzionamento del Settore della Produzione Musicale” presso il CaMu di Arezzo e “Autoimprenditorialità Musicale” presso la Scuola di Musica di Fiesole.
Le sue composizioni vengono pubblicate con la Casa Editrice “Sconfinarte” di Milano con la Ries&Erler di Berlino e con Impronta Edition di Berlino.
Vincitore, nel settembre 2018, della Medaglia d’Argento nei GLOBAL MUSIC AWARDSin California, è stato nominato compositore in Residence dal New Made Ensemble nell’anno 2017 e del Dedalo Ensemble nell’anno 2018. Ha ricevuto l’ENCOMIO SOLENNE con la Delibera della Giunta Comunale dal Comune di Firmo perché con la musica ad un’età ancora così giovane dà lustro all’intera cittadinanza ed alla regione Calabria.
Gli ultimi traguardi sono la vincita a marzo dell’AKADEMIA MUSIC AWARDS a Los Angeles con la composizione “Magic Horse” per Orchestra, pezzo musicale che ha presentato in tv davanti a 15 milioni di persone al Festival “Astana Keshteri” al “Qazaq Concert” a Nur-Sultan (Kazakistan) poche settimane fa. Di ritorno da uno dei suoi viaggi, ha risposto alle nostre domande.
– Sei conosciuto all’estero per le tue performance. Cos’è l’italianità in musica per te?
Noi italiani siamo molto amati all’estero, per la nostra tradizione, per la nostra cultura oltre che per la nostra musica. La musica dei compositori italiani viene rispettata ed ammirata, siamo un punto di riferimento perché la nostra tradizione passata è stata storicamente importante e perché tutt’oggi la nostra musica è la tra le più importanti. Ecco, essere italiani è un grandissimo punto di partenza.
– Cosa ti richiedono di più oltre i confini d’Italia?
Essere me stesso nella scrittura. Amano la spontaneità, l’originalità e la qualità e cerco assolutamente di soddisfare questi tre elementi non perdendo la mia estetica musicale. Ovvio che all’estero la considerazione è massima e ti trattano in maniera “divina”, dandoti tutte le attenzioni possibili.
– Secondo te la tradizione è uno stimolo o un ostacolo per far progredire l’industria creativa italiana?
Come detto in precedenza, la tradizione è un grande stimolo. Partire da qui e andare oltre, progredire non regredire, puntare sulla grande qualità musicale e non sull’essere solo ed esclusivamente commerciale. Bisogna sapere e conoscere bene il passato per riuscire a migliorare il presente e progettare il futuro. Punto di arrivo? Creare nuova musica e guidare chi ha voglia di farlo.
– Un obiettivo per la tua carriera in Italia?
Spero di avere in Italia lo stesso riconoscimento che ho in questo momento all’estero. Spero che la mia terra ami la mia musica e che mi dia la possibilità di esprimere il mio pensiero musicale. Non nego la voglia di portare qualità anche in qualche istituzione potendo gestirla artisticamente.
– Un obiettivo per la tua carriera all’estero?
Aumentare i concerti e farmi conoscere il più possibile in quei paesi che amano la musica classica – contemporanea italiana. Ho anche progetti musicali – commerciali importanti con il Kazakistan che andranno nel tempo delineandosi e presto avrete qualche notizia.
– Cosa ti ispira maggiormente nella composizione? Come avviene quel momento magico della creazione?
Mi ispiro vivendo il momento. L’ispirazione può partire da un numero, da una situazione particolare, da un colore, da un incontro, da qualsiasi cosa che in quel momento colpisce la mia sensibilità. Per me è un momento magico perché è inaspettato e totalmente fuori da ogni schema. Quasi impossibile parlarne…
– Dopo tante date all’estero, a giorni ti esibirai a Fiesole e all’Auditorium di Roma. Cosa ami di queste due città? Che eredità musicale hanno per te?
Fiesole ha una grande istituzione come la Scuola di Musica di Fiesole. Lì ho studiato e ho anche la fortuna di insegnare e conosciamo tutti la sua tradizione musicale imponente ed importante. Per il Parco della Musica la situazione non cambia. Entrare in un auditorium di così alto livello è veramente emozionante e magico. Amo di entrambe le città l’importanza che danno alla musica.
– Rivelaci qualcosa del tuo privato: cosa ascolti quando non lavori?
Quando lavoro faccio musica, quindi ascolto la mia anima. Quando non lavoro cerco di non ascoltare musica, perché l’attenzione sarebbe comunque massima rispetto a un ascoltatore abituale.
– Un tuo guilty pleasure nella vita o nella musica?
Bella domanda. Ho una passione segreta nella quotidianità che è il fitness e il benessere, nella musica invece è l’anima “rock” che spesso emerge nella mio lavoro quotidiano da musicista.
– Global Music Awards e Akademia Music Awards: l’emozione diversa per questi due prestigiosi premi?
Emozione unica per il Global Music Awards. Guardando il passato e scoprendo i personaggi che hanno vinto l’oro o l’argento ne sono veramente onorato. Ho vissuto un momento magico nei giorni a seguire e li rivivo ricordandomi quei momenti. L’Akademia Music Awards invece mi ha dato la conferma sulla strada da percorrere, cioè la strada dell’emozione. Mi è stato sottolineato che la mia composizione “Magic Horse” ha emozionato la giuria, e per questo ne sono assolutamente felice. Cerco di percorrere questa strada.
Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it.
Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia.
Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
Marco Riva, a 38 anni, è il nuovo presidente del Comitato Regionale CONI Lombardia. Il Consiglio elettivo del Comitato olimpico
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