Ritratti e parole di esiliati assieme in un librod i moda (che è anche un documentario online) dal titolo eloquente:Le sneakers come quelle di Jay Z. Un “motto” che riassume la voglia, le aspirazioni al bello e all’eleganza, di migliaia di ragazzi che dall’altro mondo approdano nelle capitali dello stile occidentali.
A volte sono soli e involontariamente trendy, a volte sono determinati allo status symbol, a volte sono solo mossi da accostamenti cromatici che ricordano il loro gusto o la loro provenienza. I protagonisti dei 46 scatti di Frédéric Delangle e Ambroise Tézenas sono raccolti nel volume (titolo originale “Des Sneakers Comme Jay-Z”) che raccoglie fondi per l’associazione Emmaus Solidarité, che si batte contro l’esclusione delle persone povere senza fissa dimora.
Nel guardaroba del Primo Centro di Accoglienza a Porte de la Chapelle, a Parigi, una sera d’inverno del 2017, Zaman, un giovane afgano, è arrivato in bermuda e infradito dopo aver camminato per sedici mesi da Kabul. La prima cosa che ha chiesto: un paio di sneaker, “non brutte”, sneakers … come quelle di Jay- Z.
L’idea per il progetto è partita da lì. I volontari che distribuiscono vestiti ai residenti sono colpiti dalla loro ansia nella scelta dell’abbigliamento. Per questo è interessante chiedere loro cosa succede nel preciso momento in cui scelgono di indossare questo o quel vestito. La forma di una giacca o il materiale di una camicia, le dimensioni di un maglione … tutto è significativo. Il capo li rappresenta e incarna le loro paure e i loro sogni. Non sono solamente vestiti e scarpe regalate, sono la speranza, la nuova forma, la nuova vita.
In questo modo due fotografi, un video-maker e quattro volontari di Emmaus Solidarity si sono riuniti attorno a una semplice missione: conoscere meglio il ruolo dei loro vestiti, i vestiti che indossano i rifugiati e che spesso apparteneva ad altri. Cosa significano per loro. In ciò che denunciano, in ciò che tradiscono o in ciò che proteggono (e non solo dal freddo e dalla pioggia). Ognuno di loro ha scelto un vestito tra gli abiti offerti nello spogliatoio e si è preso il tempo di spiegarci perché. Perché queste scarpe, perché questa forma di pantaloni, questo colore di giacca.
Design e direzione artistica; Valérie Larrondo
Coordinamento e partenariato: Sabrina Ponti
Interviste: Marion Perin, Vanessa François, Sabrina Ponti e Valérie Larrondo
Fotografi: Frédéric Delangle e Ambroise Tezenas
Videografo: Sylvain Martin
Info: www.dessneakerscommejayz.fr