Richard Hearns è nato a Beirut e cresciuto a Dublino. I suoi dipinti e la sua fascinazione per il colore, documentano la ricerca di un idillio sempre sostenuto da una profonda sensibilità spirituale.
Quello che fa questo giovane artista è una meditazione a strati in pittura osservativa, che spesso prende spunto dalla natura e dalla vita rurale. Potrebbe comunicare la ricerca di un paradiso in connessione tra l’equilibrio degli spazi esterni e la quiete interna. Eppure i quadri del creativo libanese d’origine, irlandese d’adozione, sono sempre una scoperta in divenire.
Quando ti sei interessato alla pittura osservativa?
Non ricordo un tempo in cui il disegno non fosse importante per me. Il colore e la pittura sono arrivati qualche tempo dopo.
Cos’è che ti motiva a fare pittura a olio in un mondo guidato dal digitale?
Sebbene abbia conseguito una laurea in Belle Arti, che ha avuto un’enfasi sull’uso dei media digitali, ho trovato la possibilità di usare le mie mani e lavorare sullo sviluppo delle mie idee e concetti attraverso materiali tradizionali più diretti e significativi. La pittura a olio ha un fascino come nient’altro e continua ad affascinarmi. Impiego dinamismo nel modo in cui lavoro. Questa energia crea una risposta all’azione che a sua volta crea sempre senza sosta.
Quali elementi delle tue radici libanesi porti nella tua pittura?
Sia i libanesi che gli irlandesi sono noti per il loro interesse esteriore per il mondo e per gli altri. Forse la loro capacità congiunta di fondersi culturalmente è la loro più grande risorsa? Sono molto interessato alle persone che incontro e alle altre culture che contatto. Credo che molti di questi incontri si riflettano nel mio lavoro.
Com’è vivere in Irlanda per un giovane artista in questo momento?
Per me, per quanto sia stato difficile assistere agli effetti umani di questa pandemia, è stato un momento per svilupparmi artisticamente, mentalmente ed emotivamente. È stato un momento fantastico per promuovere la mia pratica artistica e un momento meraviglioso per creare collezioni tematiche. Di solito viaggio per mostre e sono impegnato con molte cose extra. La pandemia ha semplificato la mia vita in qualche modo dandomi del tempo di qualità in studio. Per questo sono grato.
Applichi sentimenti e tecniche differenti all’astratto e alla natura morta?
La mia natura morta o pittura osservativa è un’opportunità per esercitare la mia “coordinazione mano – occhio – cuore” . E poi mi dà il tempo di osservare. Questo tipo di pittura ti consente di trascendere il banale e creare uno spazio nuovo. Il mio lavoro astratto è un’azione del tutto più istintiva. Questi quadri vengono da qualche parte nel profondo di me. A volte sono una risposta e altre volte sorprendono e si presentano.
Con cosa vuoi essere riconosciuto?
Qualunque sia il “modo”, lo “stile” o il “genere” che scelgo di esplorare, vorrei che le persone riconoscessero soprattutto che sono interessato a passare il mio tempo a “creare”. La mia speranza è che queste creazioni stimolino e arricchiscano la vita delle persone in una miriade di modi.
—————————ENGLISH VERSION——————————————-
When did you become interested in observational painting?
I can’t remember a time when drawing was not important to me. The colour and painting came sometime later.
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What is it that motivates you to do oil painting in a digitally driven world?
Although I did a Fine Art degree, which had an emphasis on the use of digital media, I found the chance to use my hands and work on developing my ideas and concepts through traditional materials more direct and meaningful. Oil painting has an allure like nothing else and continues to captivate me. I employ dynamism to the way I work. This energy creates an action response which in turn creates again and again.
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What elements of your Lebanese roots do you bring to your painting?
Both the Lebanese and Irish are known for their outward looking interest in the world and in others. Perhaps their joint ability to meld culturally is their greatest asset? I’m really interested in the people I meet and other cultures I contact. I believe much of those encounters are reflected in my work.
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How is living in Ireland for a young artist right now?
For me, as difficult as it has been to witness the human effects of this pandemic, it has been a time to develop artistically, mentally and emotionally. It has been a great time to further my art practice and a wonderful time to create thematic collections. Usually I am traveling for shows and busy with many extra circular things. The pandemic has simplified my life somewhat giving me solid studio time. For that I am grateful.
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Do you apply different feelings and techniques to abstract and still life?
My still life or observational painting is both a chance to exercise my ‘hand – eye – heart coordination’ and gives me time to observe. This kind of painting allows you to transcend the mundane and create a fresh space. My abstract work is an altogether more instinctive action. These come from someplace deep within me. Sometimes they are a response and at other times they surprise and present themselves.
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What do you want to be recognised with?
Whatever ‘way’, ‘style’ or ‘genre’ I choose to explore – I’d like people to recognise most of all, that I am interested in spending my time ‘creating’.
It is my hope that these creations energise and enrich people’s lives in myriad ways.
www.richardhearns.com
Richard Hearns è rappresentato dalla Cadogan Contemporary a Kensington, Londra.