Il disegno è una carezza per Hélène Muheim, pittrice francese che vive e lavora a Montreuil, nella regione dell’Île-de-France e apprezzata artista per le gallerie di tutto il mondo.
La luminosità e la fragilità dei suoi disegni, con gioie, premure e tocchi audaci richiamano suggestioni dell’anima a cui è difficile resistere. L’artista sperimenta con la polvere di grafite e gioca sulle illusioni delle figure, che si specchiano, si sdoppiano, si tuffano in allegorie che rendono a loro volta unici i suoi paesaggi.
C’è molto amore nel suo gesto, una pazienza infinita per perfezionare ogni dettaglio sulla carta vellutata accarezzata dalle sue matite e polveri.
A tratti la sua opera sembra derivi dai disegni naturali del pittore cinese Qi Baishi, ma confina anche con gli orizzonti color pastello di Ferdinand Hodler e Joachim Patinir.
Dai tratti onirici e sconfinati emerge il suo passato. L’artista franco-svizzera ha infatti trascorso la sua infanzia in alta montagna, che hanno ispirato la sua arte e alimentato la sua fantasia tanto che poi, riversate nella sua arte, si ha bisogno di dedizione per coglierne la raffinata comunicativa.
I critici e i compratori la stimano per la capacità catartica che hanno i suoi lavori nei confronti degli osservatori. Un mondo puro e d’altri tempi, quello che ci prospetta la Muheim, a cui lei approda con un lavoro radicato nel presente.
Per info sull’artista: contact@galeriejeanlouisramand.com