Per Sempre Stelle, lo spettacolo unico di cui vi abbiamo raccontato qui, ha riportato alla ribalta alcuni dei nomi più prestigiosi della danza italiana. Lo show ideato da Simona Griggio in omaggio al Festival di Nervi, la mitica rassegna di danza fondata da Mario Porcile, ha riunito alcuni dei nomi leggendari dell’arte del ballo su un solo palco. Conosciamoli meglio.

Pompea Santoro, la celebre Giselle di Mats Ek, ha messo in scena un pezzo con Eko Dance International Project, divertente lavoro del coreografo svedese su musiche tradizionali, Giù nel Nord. La ballerina ha lavorato ininterrottamente per 25 anni nella compagnia svedese. Nel 1993 ha ricevuto il premio “Karina Ari” (Svezia) come migliore danzatrice dell’anno. Nel 2000 la sua immagine ha rappresentato il Cullberg Ballet in un francobollo postale. In Svezia la amano perché dal 1996 ha iniziato a rimontare i balletti di Mats Ek, all’Opera di Monaco, Opera di Gothemburg, Opera di Parigi, Opera di Praga, Opera di Lione e Royal Opera House. Nata a San Vito dei Normanni in provincia di Brindisi, a sei anni si trasferisce Torino e inizia lo studio della danza classica. Ha creato nel 2012 l’Eko Dance International Project per aiutare giovani danzatori a intraprendere un percorso di crescita attraverso lo studio della danza classica e le coreografie di Mats Ek.

Liliana Cosi, milanese di nascita, ha studiato alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano sotto la guida della direttrice Esmée Bulnes. Si è diplomata nel 1958 quale miglior allieva e nel 1963 ha inaugurato i primi scambi culturali tra il Teatro Bolscioi di Mosca e il Teatro alla Scala di Milano. Viene inviata a Mosca in qualità di capogruppo, per un corso di perfezionamento e trova la fama. Nel 1968 diventa prima ballerina alla Scala e vi interpreta i ruoli più impegnativi (“Romeo e Giulietta” di Prokofiev-Cranko”, “L’Uccello di Fuoco” di Stravinski-Fokine, “Petrouchka” di Stravinski-Milloss, “Coppelia” di Delibes, “Les Sylphides). Negli anni 70 è protagonista in tv di Canzonissima e balla con Rudolf Nureyef. Tra i premi di una strabiliante carriera: Caravella d’oro, il David di Donatello, la Maschera d’Argento, la Medaglia d’oro del Comune di Milano. Nel 2006 ha pubblicato per Città Nuova di Roma un suo libro autobiografico dal titolo “ètoile – la mia vita”.

Paola Cantalupo con il Cannes Jeune Ballet. ha partecupato al gala Per Sempre Stelle con i ragazzi del balletto di Cannes. La compagnia è stata fondata da Rosella Hightower agli inizi degli anni Ottanta con il nome di Jeune Ballet International. Dal 2001 il gruppo si chiama Cannes Jeune Ballet.

Vittorio Biagi inizia la sua carriera classica a Genova, nella scuola diretta da Mario Porcile e Ugo Dell’Ara (metodo Cecchetti) nel 1954. Dopo tre anni entra nella scuola del Teatro alla Scala dove si perfeziona e inizia la sua esperienza con i più grandi coreografi e maestri del mondo. Oggi Biagi è un vero pilastro della danza contemporanea, una personalità di raro carisma, che ha nella sua storia esibizioni come “Il Palazzo di Cristallo” di Balanchine e “Fantasmi al Grand Hotel” di Massine. Dal 1969 al 1976 ha fondato all’Opera di Lione la compagnia “Ballet De Lyon” di cui è stato direttore artistico, coreografo e primo ballerino. Ha rappresentato la danza italiana al Jazz World Congress di Chicago. Per il gala Per Sempre Stelle è tornato eccezionalmente in scena.

Alessandro Urso, torinese, ha iniziato in scuole di ballo nella sua regione per poi passare al primo grande ingaggio presso il Teatro Massimo di Palermo con produzioni coreografiche di Vittorio Biagi in “Carmina Burana”. Tra i protagonisti dell’età d’oro del Sistina a Roma, ha rappresentato “Rugantino”, di Garinei & Giovannini, con coreografie di Gino Landi. Per oltre un decennio è stato al Sistina, muovendosi tra tv e teatro. Tra le partecipazioni in tv, “Cinema che follia”, uno speciale storico di Rai Due (1988) con un cast stellare per la regia di Antonello Falqui con Alessandra Martines, Heather Parisi, Luciana Svignano, Raffaele Paganini. Negli ultimi anni è stato protagonista con Serena Autieri del bellissimo spettacolo teatrale La Sciantosa, un viaggio nel tempo nella tradizione musicale napoletana.
Immagini di Luca Vantusso per gentile concessione di Simona Griggio – D’Angel
Foto d’apertura: Anna Chiara Amirante e Alessandro Staiano durante il grand pas de deux di Diana e Atteone, omaggio di Anna Razzi.