Quando Paolo Icaro si avvicina a uno studente con la zappa e gli fa vedere una zonna di terra appena strappata dal cortile dell’università di Milano, l’opera è partita definitivamente. “Guarda, senti l’odore, vedi, c’è un lombrico”. Questa conoscenza ravvicinata nel prato centrale dell’ateneo della Statale è il nocciolo dell’esperimento artistico di Icaro, chiamato per la terza edizione di La Statale Arte, dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con la galleria Lorenzelli Arte, per realizzare Un prato in quattro tempi, un work in progress lungo due stagioni.
Paolo Icaro ha progettato per il campo del Cortile della Ca’ Granda che prevede il coinvolgimento attivo degli studenti dell’ateneo.

Pietro Paolo Chissotti – Icaro dal 1958, quando il suo maestro, lo scultore Umberto Mastroianni, per distinguerlo da due fratelli scultori omonimi attivi nella stessa Torino (dove Icaro nasce nel ’36) gli suggerì di cambiare il nome: “Da oggi ti chiami Icaro: vola, vola, vola!” – per questo nuovo lavoro ha pensato di scolpire la terra: una terra che verrà rispettata, osservata nei suoi ritmi, piegata solo in ultimo per un disegno finale. E lo ha fatto oggi con un gruppo di studenti muniti di zappa che ha indicato come usare per tastare per la prima prova la terra.
Il titolo pone l’accento su un prato e sui quattro tempi dell’intervento trasformativo, quattro fasi in cui la natura compie un ciclo autonomo di crescita: il dissodamento, la rastrellatura, la semina e i tagli. Oggi a Milano si è svolto il primo esperimento che porterà entro il 18 marzo 2018 ad avere l’opera completata con tanto di illuminazioni.
Università degli Studi di Milano
Via Festa del Perdono 7
Cortile della Ca’ Granda
Milano www.lastatalearte.it