Subentrare a uno chef stellato (seppur ridimensionato ultimamente) come Carlo Cracco a MasterChef non è facile. Da quello che abbiamo visto nelle anticipazioni, però, Antonia Klugmann se la cava eccome, nella settima edizione del talent culinario più famoso al mondo, in edizione italiana, affianca con decisione i volti celebri Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo.

“Sono affezionata alla cucina – dice la new entry, la prima chef donna del programma in Italia – e per me resta il primo traguardo, i miei clienti emettono giudizi su di me due volte al giorno e io mi sento sempre al debutto”. Il suo ristorante, L’argine, a Vencò, in provincia di Gorizia ha avuto una stella Michelin subito dopo l’apertura (nel 2015). Aveva già partecipato nella finale della quinta edizione al programma ma la chef triestina di nascita e friulana di adozione, qui darà il massimo.
Abbiamo visto delle anticipazioni girate in Norvegia e Svizzera e il racconto sembra ancora una volta essere il tocco vincente del programma, che propina piatti che non si possono mangiare e nemmeno sentire. Ma sognare sì. Ed è questa la forza del talent culinario, far vedere i passaggi e dare messaggi anche in cucina: “La parte materna – dice la chef – non mancherà ma sono sicura che il rigore che ci vuole in questa disciplina lo trasmetto”.
Barbieri la rincuora: “Quest’anno sono molto più preparati e si capisce che la competizione tra i concorrenti darà il massimo delle loro capacità”. Lei ribatte con consapevolezza: “Questo è un ambiente molto competitivo e avere troppa fiducia in sé stessi non paga mai”.
In mancanza di Joe Bastianich (trattenuto a new York dalla febbre, in conferenza stampa Cannavvacciuolo è come sempre quello più diretto: “Finalmente con l’arrivo di Antonia, Joe e Bruno non mi diranno più che sono l’ultimo arrivato. Non nego che la tv mi ha fatto bene e ha fatto bene alla mia azienda. Oggi posso dare lavoro a tante persone e sono contento che le maggiori risorse finiscano nella mia attività. Posso pagare più cuochi, fornire ingredienti sempre più eccellenti e comprare i macchinari più costosi per fare un prodotto sempre migliore”.
E per un volta, almeno in pubblico, anche i temutissimi chef rivelano una loro debolezza: tutti dicono che le stelle delle guide sono importantissime e davvero se la prendono se i giudizi severi arrivano. “Così come se l’è presa Cracco quando ne ha persa una – chiosa Barbieri – nonostante voglia minimizzare. Il nostro lavoro è continuamente rimesso nel giudizio di queste guide, che fanno da filtro e indicano lo stato di salute della cucina italiana”.
Insomma, anche quest’anno MasterChef si conferma il programma al servizio della coscienza culinaria del nostro Paese. In onda da giovedì 21 dicembre alle 21,15 su Sky Uno HD, profotto da Endemol Shine Italy per la regia di Umberto Spinazzola.