Marina Suma è un’attrice entusiasmante, con i suoi occhi ha fatto sognare gli uomini di tutta Italia ed è stata insignita di prestigiosi riconoscimenti come il David Di Donatello e Il Nastro D’Argento, solo per citarne alcuni.
Il suo primo film è del 1981: ha debuttato con Le occasioni di Rosa diretto da Salvatore Piscicelli, che all’epoca la volle a tutti costi. L’ho incontrata per caso a Salina. A distanzia di mesi, ho deciso di intervistarla per il nostro giornale e lei si è resa subito disponibile. Altro che diva. Una donna solare, divertente e molto ironica. È subito nata una amicizia tra di noi, perché Marina sa proprio metterti a tuo agio.
Mi ha raccontato la sua vita privata e professionale, il suo amore per il teatro e per il cinema e, mi ha spiegato perché ha deciso di dedicarsi alla creazione di monili in carta pesta. Sono contento quel giorno di averla scrutata tra le bancarelle del luogo perché avevo capito, già da lontano, che non era una ambulante come le altre. Una stella brillava.
Marina perché hai deciso di trasferirti a Salina?
Sono mezza siciliana e mezza napoletana. Ho origini partenopee. Sono innamorata del sud e di questa isola in particolare. Ho trascorso la mia infanzia qui. La mia famiglia possiede infatti una casa a Salina dagli anni 60. Potrei raccontarvi tanti aneddoti. Ho trascorso qui, davvero, tanti anni della mia vita e, ancora, oggi vengo in vacanza. Esattamente a Lingua, accanto alla gelateria di Alfredo. Ho una bancarella e vendo i miei monili in carta pesta.
Marina perché hai deciso di creare queste oggetti in carta pesta?
Hai detto bene . Sono delle vere e proprie creazioni. Faccio dei monili e anche dei cappelli che fanno parte di una collezione che si chiama lana pesta in collaborazione con Simona Russotto. Io mi reputo, infatti, una artista. Ed arte è anche questa. Da un hobby sono riuscita a farne anche una professione.
Hai già parlato di questa nuova vita?
Molti giornalisti hanno scritto in passato di questa mia nuova professione un po’ in maniera distorta. Hanno scritto che io ho deciso di abbandonare il mondo delle spettacolo per fare questo lavoro. Sono solo cattiverie ed informazione sbagliata. In realtà, le cose sono purtroppo diverse. In questo paese, il mondo del lavoro non funziona. Diciamola tutta, non è più facile lavorare. Ma non solo nel mondo dello spettacolo, un po’ in tutti i campi professionali. Io non ho amici produttori o registi che possano favorirmi e forse per questo non mi chiama nessuno. Io sono una attrice e amo questo lavoro, Ma se il lavoro non arriva più, certo è che non posso stare ferma ad aspettare qualcuno e qualcosa. Ho deciso di realizzare questi miei oggetti in cartapesta. Ecco qual è la verità.
Qual è la ultima tua esperienza nel mondo dello spettacolo?
In realtà, non ho mai abbandonato del tutto lo spettacolo. Ho sempre fatto il teatro. Tra poco inizio una tournée teatrale in giro per l’Italia. A gennaio, debutterò con Mamma ieri mi sposo, una commedia degli anni 80, una rivisitazione di twist con Marco Columbro. Nel cast tantissimi attori, tra cui Sandra Milo, Ettore Massa e Fanny Cadeo. Amo il mio lavoro. Sarò in tante città italiane e non vedo l’ora di ricominciare a recitare.
Un aggettivo per definire Marina Suma. La prima cosa che ti vien in mente?
Devo confessarti che non riesco a definirmi con un solo aggettivo. Mi sento libera e positiva, prendo la vita come viene. Faccio sempre quello che voglio e che mi piace. La vita è veramente breve e la voglio vivere con leggerezza.
In passato sei stata condannata per diffamazione. Hai litigato con il capitano di un aliscafo. Vuoi raccontare ai nostri lettori cosa è successo?
Probabilmente lo rifarei. Quell’uomo è già noto per avere avuto dei problemi con altra gente. Ricordo ancora quel momento, gli avevo chiesto gentilmente di aspettarmi. Lui era il capitano di un traghetto che si dirigeva a Filicudi. Avrei comprato il biglietto velocemente cosa che ho fatto ma lui mi ha ignorata ed è partito senza minimamente preoccuparsi. Sapeva che io avevo necessità di prendere quel traghetto. Avevo visto in lui solo un gran provocatore. A distanza di tempo l’ho incontrato e ho deciso di dirgli quello che pensavo. E lui mi ha querelato. Era questione di un minuto.
Nelle ultime settimane su tutti i giornali e televisioni si parla delle avances che spesso le donne dello spettacolo subiscono da registi e produttori che ne pensi?
Io non ho mai dato adito a queste cose. Non è il mio stile. Certo è che denunciare dopo 20 anni non ha senso. Mi fa ridere. Bisognerebbe comunque avere più coraggio, vero. Fare i nomi di questi mostri. Queste cose, purtroppo, succedono un po’ in tutti i campi professionali.
Ti ricordi ancora del tuo debutto al cinema?
Come no, che emozione! Nella vita avrei dovuto fare la hostess dell’Alitalia. Stavo per partire, era tutto pronto. È stato Salvatore Piscicelli a volermi sul set del suo film. Una grande emozione vincere il David di Donatello come migliore attrice esordiente. Con Sapore di Mare di Carlo Vanzina è arrivata la popolarità che mi ha dato altrettante emozioni.
C’è qualche aneddoto in particolare che vuoi raccontare e che riguarda i tuoi fans?
Ce ne sono tantissimi. Quando si accorgono di me a Salina, tra le bancarelle, rimangono stupiti. Vogliono fare le foto con me, mi vengono a trovare il giorno dopo e qualcuno mi offre pure la granita da Alfredo. Sono sempre molto carini e la cosa mi lusinga ancora dopo tanto tempo.
Di che segno sei?
Sono Scorpione e sono davvero passionale. Mi riconosco molto in questo segno zodiacale.
Le foto di questo servizio sono state date in gentile concessione da Alessio Chiariglione