“Siamo tutti speciali, bisogna riconoscere la nostra vita”, ci dice esordendo Luciano Mancini, un imprenditore immobiliare di 46 anni che alla vigilia dell’estate della ripartenza è diventato autore e scrittore di un libro e di un documentario. La sua iniziativa si chiama “La ricetta della felicità” ed è nata prima della pandemia. Però si concretizza ora, in questo 2021 in cui ogni segnale di ripartenza ci lascia ben sperare. “Quando conosciamo noi stessi e non quello che ci hanno detto di dover essere, possiamo iniziare a essere soddisfatti“, dice Mancini, che come mantra ha la parola “love”, il quid da cui è partita la sua personale ricerca della felicità.
Luciano, che tipo di persona sei?
Sono attivo imprenditorialmente: vendo e affitto ville, tra Bali, Thailandia, Italia e Ibizia. Sono anche uno che ama condividere. Il libro accompagna il lettore descrivendo racconti di vita vissuta, aneddoti, riflessioni, emozioni e suggerimenti, nel mio personale percorso verso la consapevolezza.
Come è nata la tua felicità?
Ero in un ritiro in una tenda da solo a Valencia 4 anni fa. Lì ho studiato come funzioniamo e quando sono tornato nella realtà e mi sono confrontato sull’identità e l’ego con i miei amici, ho avuto un’amara constatazione. Non c’era mai approccio serio a questi temi, tutti li affrontavano senza concentrazione. Da allora ho scritto il libro documentandomi e raccogliendo risposte chiare che ci sono. La scienza, la fisica e la chimica le offrono.
Questo è il tuo primo libro che verrà presentato in Piazza Duomo a Milano. Che emozione hai?
Siamo alla ricerca di quella condizione di vita alla quale ogni essere umano ambisce ma sembra essere diventata una chimera, un’utopia, un miraggio. Per il suo raggiungimento, talvolta, ci rendiamo prigionieri. Parto da Milano perché è la mia base, anche se per lavoro vivo molto all’estero e di origine sono pugliese.
Che esperienza hai fatto in passato?
Ho cambiato molte vite. Dall’esperienza militare in qualità di Ufficiale della Guardia di Finanza fino al repentino cambio di vita che mi ha portato in località sperdute ed isolate così come affollate, intriganti ed esclusive: Ibiza, Mykonos, Tulum, Bali, Thailandia.
Cosa troveranno i lettori nel libro edito da Andrea Pacilli Editore?
L’ho concepito come una dedica, un messaggio d’amore da una persona all’altra con l’auspicio che la felicità, che ci appartiene sin dalla nascita, possa rifiorire dentro tutti noi, al fine di vivere una vita migliore in armonia ed equilibrio con noi stessi ed il prossimo. Nella lettura, ognuno di noi potrà immergersi nella “propria ricerca della felicità”, attraverso spunti e conferme utili a comprenderne semplicemente il senso, e dare più colore alla propria vita. Un viaggio per il pianeta per arrivare a conoscere sé stesso e rifiorire libero dalle catene mentali. “Love” è l’inno che, incessantemente invoco per chi come me vuole cercare la propria felicità.
Come proseguirà poi il progetto?
Il “Love Tour” mi vedrà su di un camper, in compagnia di due cameraman, attraversere le città italiane più rappresentative: Milano, Bologna, Firenze, Roma, Capri, Napoli e Foggia, la mia città natale. Il Docu-film “La ricetta della felicità – il viaggio”, sarà montato con il materiale raccolto durante il Love Tour. Interviste e vita vissuta di persone semplice, vip, e addetti ai lavori appartenenti alle più disparate categorie, grazie ai quali si otterrà la diapositiva “reale” del nostro Paese nella post-pandemia. I temi trattati saranno quelli della felicità e dell’amore come proposti nel libro attualizzati nel particolare momento storico con un taglio ottimistico e positivo utile alla ripartenza dopo il periodo non felice che abbiamo vissuto.
Come lo realizzerai?
Vorrei che mostrasse la “realtà vera” del nostro Paese nel delicato periodo “post-pandemia”. Le interviste dell’autore verteranno sui temi dell’amore e della felicità contestualizzati nel particolare momento che tutti stiamo vivendo, con un taglio ottimistico e positivo utile a dare forza e passione alla “ripartenza”. I dieci paragrafi del libro saranno snocciolati giorno dopo giorno, tramite interviste e domande “ad hoc” che mostreranno in maniera significativa il rapporto con l’amore e le sue infinite accezioni legate alla crescita personale ed altre variabili: ceto sociale, territorio, istruzione, ricchezza. Agli intervistati rivolgerò domande “generiche” e più “specifiche” legate all’argomento trattato nel corrispondente paragrafo del libro, ossia all’”argomento del giorno”.
Cosa vorresti rimanesse da questa tua iniziativa?
Il libro ha l’obiettivo di raccontare una vita di una persona che ha fatto cambiamenti, da tenente colonello della Guardia di Finanza ho lasciato la sicurezza per l’incertezza e ignoto, andando contro le paure e i limiti che ci vengono passati fin da piccoli. Bisogna informarsi, quello che dico è perché ho sentito e affrontato temi e approfondimenti sul cervello, ho avuto un approccio molto scientifico nel cercare di capire come funziono io come persona. Non credo ci si debba bloccare se non si capisce, bisogna indagare. Platone la chiamava anima e io lo chiamo Love, quello spirito interno che scorre come un fiume di vita… Sono sicuro che chiunque voglia seguire la propria indole può regalarsi la vita che vuole.