Siamo stati tra i primi, qui a The Way Magazine, a parlarvi di Aluà, alias Christian Aloi, lo street artist che misterioso non è più. Il giovane calabrese, ormai milanese d’adozione, anzi “nolese” (da NoLo, il quartiere a Nord di Loreto) che si è fatto un nome intervenendo sui muri di Milano con i suoi ominirosa.
Ora le istituzioni se ne accorgono e per Aluà è un susseguirsi di interventi su commissione. Fresco del lavoro fatto alla prestigiosa Mediateca di Santa Tecla, sede dei Brera Design Days, Aluà ha appena ultimato un lavoro di riqualificazione nel cortile interno di LAO Liceo Artistico Officina di Milano,, che si trova proprio in zona NoLo.
L’istituto artistico privato gli ha chiesto un’opera che ha intitolato IL PARADISO IN TERRA, una mostra site specific che Christian spera sia duratura e di piacevole fruizione nei momenti di pausa degli studenti che frequentano l’istituto. A noi è parso una sorta di Giardino delle delizie di Bosch in chiave urban.
Con i suoi ominirosa di carta incollati al muro egli darà vita ad un turbine di angeli e nuvole per creare un paradiso caotico, con angeli un po’ dispettosi ed incoscienti, più “umani”, che compiono azioni giocose e divertenti.
Il 29enne di Catanzaro sta avendo un momento di popolarità che rende giustizia alla sua immediatezza comunicativa e alla gioiosità dei suoi omini. L’assonanza estetica con gli omini irriverenti di Keith Haring, che negli anni 80 a loro volta erano bollati come emuli dei graffiti tribali africani, in realtà veicola con consapevole puerilità messaggi importanti come l’amore e i diritti di chi non ha voce.
L’artista lavora direttamente sui muri, solo su quelli liberi in quanto non gli piace sporcare i muri privati. I suoi omini rosa nascono dopo un viaggio a Barcellona e l’idea di stilizzare il tratto fino all’estremo. La scelta del rosa gli permette di trasmettere un senso di pace e uguaglianza, visto che nessuna delle figure ha connotati per distinguersi. La caccia agli omini continua, anche se ormai gli interventi di Aluà a Milano sono sempre più identificati con NoLo, che è anche il quartiere dove vive.