Dalla crisi energetica in corso nascono delle opportunità. Ne è convinto Alessandro Arioli, docente universitario e responsabile del comitato scientifico dei 98000 Green Vision, la società che ha creato i primi 98000 Green Vision Award quest’anno. L’impegno di Arioli, personalità di chiara fama nel campo della green economy, è cruciale nell’avvio di un solido rapporto di cooperazione tra le linee guida green del governo del Principato di Monaco e l’Italia.
“L’esperienza in questo ruolo – ci ha detto a margine del Monaco Yacht Show 2022 – mi permette di usare decenni di lavoro multidisciplinare che può in questo momento generare pensiero diverso e positivo”.
Dal punto di vista imprenditoriale, le tensioni internazionali e il rinnovato interesse per la produzione a basso impatto ambientale stanno generando nuove coscienze: “È un momento di portata globale – dice Arioli – , siamo agli inizi dello sviluppo dell’ethic business, finalmente il sistema tecnologico, economico-finanziare e imprenditoriale si stanno rendendo conto che decarbonizzare e rinunciare all’uso del gas può rappresentare dal punto di vista planetario un valido supporto alla lotta al cambiamento climatico. E in più oggi c’è la consapevolezza che queste buone pratiche possano generare economie fruttuose e occasioni di crescita importanti“.
Opportunità in ambito globale in periodi di crisi si sviluppano in modo celere. Arioli dice che “la generazione di energie rinnovabili potrebbe diventare appetibile dal punto di vista dei valori economici, non solo come benefici in ambito ecologics. Gli investitori iniziano a riconoscere profitti di azioni votate al contenimento dell’inquinamento e alla promozione di atteggiamenti produttivi virtuosi”.
In generale, la triade “Reduce Recycle Reuse” investe tutta la popolazione, non solo gli imprenditori: “Dovremo essere noi a dare un contributo, visto che in Italia siamo 60 milioni di abitanti e come succede nelle società organizzate, se ogni individuo offre il suo controbuto così come succede in natura, dove tutto è regolato da equilibri, la direzione è quella giusta. Il fenomeno del cambiamento ‘Bottom up’ ha già avuto un elemento positivo grazie al bombardamento mediatico per la riduzione dell’uso della plastica. Vivamo anche in un momento storico che ha nell’immediato passato tre eventi cruciali: la nave che si è messa di traverso nel canale di Suez, tre anni fa, generando carenza materie prime, un problema che ancora adesso non si è risolto; il Covid che ha portato ripensamenti e problemi non solo di ordine sanitario, ma anche organizzativi, visto che una società paralizzata e con mascherine si era finora vista solo nei film di fantascienza; la guerra in Ucraina, che ci sta facendo valutare il valore di cosa ci circonda. Ringraziamo il sole che spunta, ogni giorno. La valorizzazione di quello che abbiamo intorno è la chiave dell’apprezzamento del pianeta“.
Le posizioni promosse da 98000 Green Vision sono condivise da Guillaume Rose, direttore generale Esecutivo Monaco Economic Board (MEB), l’ente che coordina le strutture pubbliche e parastatali del Principato di Monaco all’estero.
Il board è un’associazione di imprenditori privati sponsorizzata dallo stato di Monaco accanto a pagamenti individuali degli imprenditori. Al momento si guarda all’innovazione green come il prossimo step cruciale dello sviluppo monegasco: Mareterra, il nuovo quartiere ecologico e “galleggiante” progettato da Renzo Piano, Denis Valode e Michel Desvigne, che disegna la nuova isola aertificiale del Principato, ne è un esempio emblematico.
“La stazione sul mare Marreterra è molto importante il nuovo modo di vedere il lusso che rispetta l’ambiente – dice Rose a The Way Magazine – . Un nuovo quartiere completamente orientato all’ecologia e alla coscienza del rispetto. Per poter attirare i clienti nel Principato, ora non c’è solo lusso ma anche responsabilità. Non c’è bisogno di essere una grande nazione per partorire progetti green. Per noi la cosa più importante, che è condivisa col Principe Alberto II, è la dimostrazione che in piccola scala possiamo realizzare progetti che si possono applicare su grandi dimensioni”.
E in questa continua opera di cooperazione Italia-Monaco, si inserisce anche il know-how italiano a servizio di una delle più ambite e rinomate manifestazioni monegasche di livello globale. Anche gli allestimenti green del recente Monaco Yacht Show, che a fine settembre 2022 ha fatto di nuovo il record di presenze con un target sempre più alto di intervenuti, hanno cuore italiano. Se ne è occupato Rino Raho, presidente di 98000 Green Vision e imprenditore da anni nel Principato. Sua la cruciale idea di riunire sotto un unico store di prestigio (Spazio Italiano) i brand di lusso e stile del made in Italy a Monte-Carlo. E oggi, il saper fare italiano ha fornito uno spazio totalmente eco-sostenibile alla fiera degli yacht di lusso che per una settimana ha “occupato” il tratto di costa cittadina a Monte-Carlo.