Sulla scia dei tributi che gli americani hanno sempre messo in piedi alle colonne portanti dei loro business nazionali, anche Milano si autocelebra. E con il gusto e il tipico sapore meneghino che questo può comportare. «Milano: The Inside Story of Italian Fashion» è un film-documentario sulla nascita e sviluppo di uno dei pilastri del made in Italy, la moda griffata dei più grandi creativi nostrani. Che dal dopoguerra in poi, senza interruzioni e sempre più valorosamente, hanno fatto grande lo stile tricolore nel mondo. Nella pellicola, scritta e prodotta da Alan Friedman, Giorgio Armani racconta la storia della sua vita, inclusi gli inizi celebri e sempre ricchi di aneddotica gustosa, come quando lo stilista in erba dovette vendere il suo Maggiolino Volkswagen per finanziare l’attività. Re Giorgio è intervenuto alla prima milanese del film girato da John Maggio, realizzato in partnership con Camera Nazionale della Moda, Comune di Milano, Campari, Intesa-San Paolo e la società di risparmio gestito FSI.
Lo stilista ha la parte del leone nel film, proiettato a conclusione di una fashion week milanese di grandi numeri. Armani parla del partner Sergio Galeotti, mentre l’esponente dell’altra grande griffe partita da Milano, Santo Versace, racconta l’incubo vissuto insieme alla sorella Donatella in occasione dell’assassinio dell’amatissimo Gianni il 15 luglio 1997.
Retroscena, intrigh e disamina di tragedie e piani più o meno noti rendono gustosa la visione: il film rivela anche un piano segreto per una fusione con Gucci, che Gianni Versace aveva approvato giusto pochi giorni prima della morte.
Il film si sofferma anche su un’altra versione di ‘House of Gucci’, con il vero Tom Ford e il vero Domenico De Sole, ex CEO dell’azienda.
Intervengono nel racconto anche stranieri che hanno fatto grande la moda italiana. L’ex supermodel e attrice Lauren Hutton ricorda l’esperiena al fianco di Richard Gere in “American Gigolo”, il primo big break su base mondiale dei vestiti firmati Armani. Presenti nel film anche Sharon Stone, Frances McDormand che parla del suo progetto di “arte performativa” insieme al designer di Valentino Pierpaolo Piccioli.
‘Milano: The Inside Story of Italian Fashion‘, diretto dal regista americano John Maggio, vincitore di un Emmy Award, ha avuto massima attenzione mediatica e di celebrità. All’Odeon di Milano, presenti in sala il sindaco Beppe Sala e i protagonisti del mondo della moda.
Come dice Christian Gaston Illan, ospite di Campari alla prima: “L’emozione e la forza che trasmette il film in ogni attimo, ci fanno capire quanta intensità e passione ci vogliono in ogni processo creativo di successo”. Un tributo dovuto alla città della moda che è sempre più faro di stile e imprenditoria agli occhi del mondo.
Proprio in occasione di questa tornata di sfilate, Confcommercio Milano ha stimato l’afflusso di visitatori esteri per i giorni della Settimana Moda Donna foriero di un indotto di oltre 70 milioni di euro. La ricaduta più forte dell’indotto è per Milano ed area metropolitana (52,6 milioni), mentre le spese maggiori riguardano alloggio/ricettività (42,6 milioni) e ristorazione (20 milioni).
Gli stranieri crescono, rispetto allo scorso anno, del 15%; maggior afflusso anche da parte dei visitatori italiani (+ 11%) con un incremento medio stimato negli arrivi del 13%.