[ bu:r]è la trascrizione fonetica del cognome dello chef, racchiusa tra due parentesi quadre simili a porte socchiuse su un mondo caldo, accogliente e sostenibile. Un ambiente familiare, quello di via Mercalli, pensato dall’architetto Mario Abruzzese, in cui glispazi risultano intimi e confortevoli. Lo chef Eugenio Boer e la sua compagna Carlotta riaprono [bu:r] all’insegna dell’Italianità, il sabato e la domenica anche a pranzo.
Carlotta Perilli, compagna dello chef e maître di sala, è come sempre la padrona di casa di [bu:r], pronta insieme a tutta la brigata a rassicurare i clienti e a farli sentire parte integrante di una famiglia unita e coesa.
Un menù di soli prodotti italiani espressi con la creatività di sempre, uniti al calore “famigliare” che caratterizza il ristorante milanese: una rottura con le contaminazioni culinarie del passato e un inno alla cucina italiana.
Influenze fondamentali sono i luoghi e le contaminazioni che hanno visto la crescita personale e professionale dello chef, reinterpretati in chiave architettonica. La visione gastronomica dello chef passa attraversouna filosofia di pensiero che permea ogni particolare che ruota intorno al ristorante, nell’ottica di ridare dignità ad ogni elemento attraverso l’innovazione, in cucina come negli ambienti. La base di partenza della sua cucina è una tradizione, di cui lo Chef è fruitore consapevole ma non schiavo, modellata, stravolta o non toccata affatto a seconda dell’essenza della ricetta. Le contaminazioni, da sempre sua firma distintiva, rimangono ora nel piatto come evocazioni, ma l’identità è tutta italiana. Una rinnovata cifra stilistica, una rivoluzione contemporanea che si evince dalle sue creazioni culinarie. Il nuovo menù, italiano, etico e creativo rappresenta il primo tassello di questa evoluzione, verso una leggerezza di concetto e di sostanza.
Le rivisitazioni creative sono alla base del successo di questo luogo. “Una cima alla genovese ma non troppo”, una ricetta della tradizione culinaria genovese che viene reinterpretata visivamente come un roll giapponese, ne è un esempio celebre. La ricetta utilizza solo prodotti italiani: carne di vitello, ripieno di piselli, pane ammollato nel latte, culacci di salumi, bietoline, erbette e maggiorana. Il risultato è una pietanza 100% italiana, ma con un impiattamento di impronta chiaramente orientale.