Dopo il successo della prima edizione a Piano di Sorrento in Campania, il forum sulle strategie di esportazione del made in Italy, IEF – Italian Export Forum arriva a Milano il 26 luglio.
Nella penisola sorrentina per il debutto è arrivato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e si sono visti 300 capi d’azienda. L’intento dell’appuntamento estivo a Milano è quello di costruire un’inedita alleanza nord sud per l’export del made in Italy, in attesa di vedere il forum italiano dell’export abbracciare nel 2020 le platee imprenditoriali di New York, Doha e Sofia.
La mission è sempre chiara: confronto dinamico tra le imprese, gli operatori del settore e le istituzioni per favorire un vero e proprio eco sistema focalizzato sull’export. Nel 2019 il progetto del presidente di Italian Export Forum, Lorenzo Zurino, si arricchisce di un obiettivo: per aiutare le PMI italiane a proporsi sui mercati internazionalie darà il via al master “Export, Made in Italy e mercati internazionali” in collaborazione con la John Cabot University.
TAPPA A MILANO – Il 26 luglio nello Spazio Campania di piazza Fontana a Milano, lo IEF -Italian Export Forum, format inedito e itinerante tutto dedicato all’export con SACE SIMEST (Gruppo Cdp) come partner tecnico e il patrocinio di Regione Campania, si proporrà come un panel interattivo tra imprese, istituzioni, esperti del mondo accademico.
Non mancheranno approfondimenti sui risultati emersi a Piano di Sorrento, una presentazione del comitato scientificodello IEF e il lancio dell’inedito master intitolato “Export, Made in Italy e mercati internazionali”, un progetto in partenza nel 2020 e realizzato da IEF in collaborazione con la John Cabot University per mettere a disposizione di aziende e istituzioni manager esperti nella promozione all’estero del Made in Italy.
Oltre a rappresentanti istituzionali delle Regioni Lombardia e Campania parteciperanno all’evento: Lorenzo Zurino, presidente Italian Export Forum, Mario Gasbarrino, presidente e CEO Unes / Viaggiator Goloso, Ernesto Lanzillo, direttore Private Italia DELOITTE, Francesco Tilli, dirigente responsabile external relations SACE SIMEST, Antonella Salvatore, director John Cabot University, Ruben Razzante, docente di Diritto della comunicazione per le imprese e i media presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Mario Vigo, presidente Innovagri.
A moderare l’evento sarà Angela Maria Scullica, conduttrice Le Fonti TV. Lo IEF gode del supporto di importanti realtà del mondo economico, della ricerca e del terzo settore quali: Deloitte, Nielsen, Edelman, John Cabot University, e la Lega del Filo d’Oro.
LORENZO ZURINO – Ideatore e presidente dello IEF è Lorenzo Zurino (immagine di apertura servizio), imprenditore campano attivo da oltre dieci anni nella distribuzione agroalimentare italiana d’eccellenza negli USA e premiato ad aprile scorso dalla NIAF –la più importante fondazione degli italo-americani come miglior imprenditore, prima volta per un italiano under 35.
Forte del successo ottenuto a Piano di Sorrento, con numerose potenziali collaborazioni tra imprese pronte a concretizzarsi soprattutto sul mercato USA, lo IEF è pronto a girare il mondo per aiutare le aziende tricolori a proiettarsi sui mercati internazionali e per questo, dopo l’evento di Milano, nel 2020 sarà a New York (gennaio), Doha (marzo), Sofia (settembre) per continuare a riunire imprenditori, istituzioni, mondo bancario, associazioni di categoria nel segno della promozione delle eccellenze Made in Italy, con un approccio il più possibile integrato.
Con questi obiettivi, Lorenzo Zurino ha incontrato tra gli altri nelle scorse settimane l’ambasciatore USA in Italia, il console generale d’Italia a New York e, a margine dei lavori dell’edizione inaugurale dello IEF, l’ambasciatore d’Italia in Qatarper mettere a punto le prossime tappe del format e ottenere il sostegno delle istituzioni ad una iniziativa che punta ad aiutare concretamente le aziende italiane ad affermarsi sui mercati internazionali condividendo know-howe relazioni.
“La prima edizione dell’Italian Export Forum è stata un grande successo ed ha dimostrato che la formula relativa ad un evento tutto dedicato al Made in Italy all’estero, creato dalle imprese e per le imprese con il coinvolgimento di istituzioni e associazioni, è quella giusta. L’appuntamento di Milano, capitale economica del paese, è fondamentale percreare una stretta sinergia tra il Mezzogiorno, con le sue eccellenze e potenzialità, e la Lombardia, regione leader nell’export italiano con quasi il 27% del totale (Fonte: elaborazioni Osservatorio Economico Ministero Sviluppo Economico su dati Istat) – ha affermato Lorenzo Zurino, presidente dell’Italian Export Forum – Siamo pronti a portare la nostra formula fuori dall’Italia già l’anno prossimo e gli appuntamenti di New York, Doha e Sofia sono in programma grazie al convinto supporto della rete diplomatica italiana e dell’ambasciata Usa in Italiache hanno compreso in pieno l’importanza e la portata dello IEF”.
DATI EXPORT – L’export italiano è uno dei motori trainanti dell’economia italiana con i suoi 463 miliardi complessivi registrati nel 2018 (fonte: MISE) ma ci sono grandi margini di crescita soprattutto nel settore food, le cui esportazioni sono cresciute del 70% in dieci anni e che vedono l’Italia come sesto paese su scala globale, e nel settore della moda che pesa per il 14,4% sul totale delle esportazioni e nel quale L’Italia è il secondo paese al mondo per proiezione all’estero, subito dopo la Cina. (fonte: Deloitte).
Positivo il quadro offerto allo IEF da Sace Simest ( Gruppo Cdp come main partner tecnico) che prevede per l’export italiano un trend di crescita positivo per l’anno in corso (3,4%) e in rafforzamento nel 2020-2022 (4,3% medio annuo), confermandosi motore della crescita economica italiana.
Per il settore alimentare, secondo i dati dell’Osservatorio Cibus Connect 2019, l’Italia esporta il 50% dei suoi prodotti alimentari in 4 Paesi (Germania, Francia, Regno Unito, USA) mentre se si considera l’export pro-capite, la Svizzera è il primo paese di destinazione del food Made in Italy.
Con riferimento al settore moda, tra i mercati più interessanti esaminati c’è la Cina, il primo tra i mercati emergenti per potenziale di crescita dell’export italiano, per il quale ci si aspetta un +42,3% nel periodo 2018-2023. Nel 2017 il fashion italiano, invece, nel mondo ha raggiunto quasi i 62 miliardi di euro, mostrando una buona distribuzione tra le esportazioni verso i Paesi dell’eurozona così come verso gli stati extra-UE. Il potenziale dell’Italia in questo settore è estremamente elevato visto che tra le prime 100 aziende del lusso al mondo, è italiana un’azienda su 4.