La cantina Montelvini si presenta alle molteplici iniziative della Milano Wine Week in corso in questi giorni come membro del Consorzio Vini Asolo Montello. L’etichetta vanta la produzione di due vini DOCG di alto prestigio: Asolo Prosecco Superiore e Montello Rosso.
Per l’ambizioso obiettivo di fare di Milano un grande palcoscenico internazionale per il mondo del vino, allo stesso modo di quanto già avvenuto per altre eccellenze italiane come la moda e il design, pullulano inziaitive per la seconda edizione della manifestazione celebrazione dei vini in corso in città sino al prossimo 13 ottobre. E non è raro constatare matrimoni di bellezze ed eccellenze.
Oltre 300 appuntamenti enoici interessano la città, con il coinvolgimento di aziende e consorzi vinicoli, in modo da cercare di valorizzare la cultura enologica italiana, a partire da un nuovo approccio comunicativo. Quartier generale della manifestazione è Palazzo Bovara, in Corso Venezia: fitto è il palinsesto di masterclass, seminari, lanci di nuove etichette, aperitivi, cene esclusive e walk-around tasting che sono programmati in questa prestigiosa sede.
Come una delle aziende protagoniste degli eventi in programma della Milano Wine Week, Montelvini ha aperto domenica, con un dinner esclusivo, annaffiato dalle bollicine della cantina e in abbinamento ai piatti di Eugenio Boer.
L’evento si è svolto all’interno delle affascinanti sale e nel giardino di Villa Necchi Campiglio, una villa tutelata dal FAI, nel cuore della città. Una location scelta non a caso. Da questa estate infatti la storica Cantina di Venegazzù, ha deciso di sostenere il Fondo Ambiente Italiano attraverso l’adesione al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor. Una decisione dettata dalla volontà di continuare l’ambizioso progetto di tutela e salvaguardia del territorio, già intrapreso dall’azienda con il “Vigneto ritrovato”, un’iniziativa di recupero di una antica vigna, già censita dalle mappe napoleoniche, all’interno del centro storico di Asolo.
Un gesto e un impegno concreto di Montelvini a favore dell’arte, della cultura e del paesaggio per fare dell’Italia un luogo più bello da vivere, visitare e scoprire.
“Siamo sempre attenti al tema della bellezza intesa nel senso più ampio del termine. Per questo sosteniamo il FAI, per continuare a valorizzare il vastissimo patrimonio paesaggistico e culturale italiano“, afferma Alberto Serena, Amministratore Delegato di Montelvini Montelvini lo fa attraverso quello che l’azienda è e sa fare.
La cantina infatti produce vini del territorio che sanno interpretare l’anima profonda del luogo. Per questa naturale l’avvicinamento al FAI, che sostiene progetti che creano valore, sono inclusivi e diffondono cultura.
Domani è in programma invece un masterclass a Palazzo Bovara, per raccontare attraverso un momento di confronto e degustazione le eccellenze di Asolo. Qui la cantina presenterà l’Asolo Prosecco Superiore DOCG, la più rara tra le denominazioni dell’universo Prosecco, nelle varianti Extra Dry, Brut ed Extra Brut e Il Brutto Asolo Prosecco DOCG Colfondo, un vino rifermentato in bottiglia secondo la tradizione tipica delle colline trevigiane, con i lieviti che si depositano appunto sul fondo.
Ultimo a entrare nella collezione Serenitatis, la linea punta di diamante, se ne apprezzerà l’evoluzione grazie all’assaggio di annate diverse. Le degustazioni saranno guidate da Marco Barbetti, Miglior Sommelier Fisar 2018.
Venerdì 11 e sabato 12 ottobre, Montelvini sarà infine presente all’anteprima del Merano Wine Festival, con i due vini premiati dalla guida “The Wine Hunter” Asolo Prosecco Superiore DOCG Brut e Zuiter Montello DOCG Rosso.