“L’arte ha salvato me e io voglio restituire questo valore e conoscenza preziosa agli altri”. Boris Veliz, 27 anni, dall’Ecuador a Milano da anni, è un apprezzato street artist, famoso in città per la sua serie di ritratti in bianco e nero sui biglietti ATM. Alla cooperativa Comin di via Pimentel, vicino alla strada della street art (via Pontano), confine nord di NoLo, sta realizzando un progetto di grande valore sociale. “L’arte terapeutica aumenta l’autostima, consapevolezza di chi ci sta attorno e del valore dell’impegno“, ci dice mentre ci illustra il murales che è in via di definizione sulle pareti esterne della cooperativa. Ad aiutarlo, i ragazzi con vari tipi di disagio, sia psichico che ambientale, che la comunità accoglie.
Il risultato è bellissimo, l’impegno di Boris commovente: “Per me che non sono italiano è difficile affermarsi in campi canonici dal punto di vista lavorativo – racconta con realismo ammirevole – e l’arte mi ha tenuto lontano da possibili cadute. E sono sicuro che farà lo stesso per questi ragazzi. E fare un’operazione del genere a Milano, all’aria aperta, con la gente che si ferma e chiede, è un’occasione imperdibile per far capire anche agli altri quanto impegno c’è in questa forma di espressione”.
Contemporaneamente, al lato ovest di NoLo, in via Sammartini 122 si è concluso il progetto del Comune di Milano “Lasciare il Segno\2”, che ha promosso tra i più giovani il dialogo interculturale e una cultura antirazzista.
L’opera che deriva da questo progetto è stata realizzata da un gruppo di studenti dell’Artistico Brera e dello Scientifico Volta, coordinati da un’operatrice interculturale e una mediatrice.
Il lavoro, accrescendo la conoscenza sul fenomeno delle migrazioni e sul diritto d’asilo e promuovendo l’emersione di giovani artisti interessati ad affrontare i temi del contrasto al razzismo e alle discriminazioni attraverso la street art, è partito lo scorso autunno e ora è visibile a tutti. In parallelo, è stata realizzata una residenza artistica della durata di 10 giorni, a cui hanno partecipato 4 artisti selezionati dal Comune di Milano, attraverso un bando internazionale: Riccardo Buonafede, Simone Carraro (r_a_c_h_i_t_i_c_o), Giulia Salamone e Alexandros Simopoulos.
Gli studenti e gli artisti, coordinati dal fumettista Federico Manzone, hanno partecipato a sessioni teoriche sui temi del progetto e pratiche, finalizzate alla preparazione di bozzetti per la realizzazione del murales. Diversi anche i momenti di incontro, confronto e dialogo, in particolare con gli ospiti dello SPRAR di via Stella. Alla realizzazione del murales – ultima fase del progetto – hanno lavorato insieme studenti e artisti.
Il progetto “Lasciare il Segno\2” è stato realizzato dall’Area Giovani del Comune di Milano in collaborazione con BJCEM-Biennale des jeunes créateurs de l’Europe et de la Méditerranée (associazione internazionale che da oltre vent’anni promuove e valorizza il dialogo interculturale e la ricerca artistica contemporanea nei diversi linguaggi espressivi) e Africa e Mediterraneo (associazione di promozione sociale di Bologna, nata con l’obiettivo di promuovere la cooperazione culturale tra Europa e Africa e favorire il dialogo interculturale).