3 Luglio 2020

I burattini di Guarattelle a Capodimonte

Scene di vita popolare e malcontento prendono forma tra i pupazzi che vengono portati all'aperto al museo partenopeo.

3 Luglio 2020

I burattini di Guarattelle a Capodimonte

Scene di vita popolare e malcontento prendono forma tra i pupazzi che vengono portati all'aperto al museo partenopeo.

3 Luglio 2020

I burattini di Guarattelle a Capodimonte

Scene di vita popolare e malcontento prendono forma tra i pupazzi che vengono portati all'aperto al museo partenopeo.

Al Real Bosco di Capodimonte il Teatro dei Burattini e la tradizione delle Guarattelle interpretato da Bruno Leone e Irene Vecchia fino a sabato 11 luglio 2020. Iniziativa promossa e sostenuta da Amici di Capodimonte onlus, realizzata in collaborazione con le Associazioni Musicapodimonte e Casa Guarattelle con il supporto di Euphorbia srl. Prenotazione obbligatoria su info@amicidicapodimonte.org

Bruno Leone e Irene Vecchia, maestri della Casa Guarattelle, portano il loro piccolo grande teatro nei giardini del Real Bosco di Capodimonte. Si rappresentano le storie classiche delle guarattelle, i burattini della tradizione popolare napoletana, che ancora oggi incantano il pubblico di tutte le età. Protagonista e anima delle storie è Pulcinella, un essere libero, che rinnova in scena l’eterno conflitto tra bene e male e si prende gioco del mondo che ci circonda e delle sue incongruenze donando momenti di spensierata allegria. Insieme a Pulcinella si potranno sconfiggere mostri e nemici che spesso ci angustiano, vincere ataviche paure e ritrovare nella danza finale con Teresina l’amore e la gioia di vivere il nostro presente.

Guarattelle è un termine cinquecentesco con cui a Napoli si indica l’arte dei burattini napoletani. Il vocabolo è una storpiatura dell’italiano “burattino” che deriva da “buratto”, il tessuto che serviva ai fornai a setacciare la farina impura. Lo stesso tessuto era quello originariamente usato per creare i burattini che animavano il “panchetto”, la scatola di legno che fungeva da palco per le rappresentazioni seicentesche.

I pupazzi di strada a Napoli costituiscono l’opera delle guarattelle. Delusioni e imbrogli, risate e scene di vita popolare sono alla base delle rappresentazioni.

L’eco di queste rappresentazioni fu così alta in tutta Europa che addirittura Pulcinella assunse varie denominazioni tra le piazze del mondo (Punch in Inghilterra, Petroska in Russia per esempio). La caratteristica era che il guarattellaro o “guarattiere”, spesso autore dei testi e dei burattini stessi, fino all’inverosimile ripeteva sempre le stesse strofe.

Maggiori info su http://www.museocapodimonte.beniculturali.it/il-teatro-dei-burattini-al-real-bosco-di-capodimonte/

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