26 Novembre 2020

Guida Michelin 2021, gli stellati italiani a 371

Matteo Metullio, Rocco De Santis e Davide Oldani sono i nuovi due stelle. Tutti i premiati e le novità con i nuovi ingressi e i giovani debuttanti con le stelle. Anche verdi, da quest'anno.

26 Novembre 2020

Guida Michelin 2021, gli stellati italiani a 371

Matteo Metullio, Rocco De Santis e Davide Oldani sono i nuovi due stelle. Tutti i premiati e le novità con i nuovi ingressi e i giovani debuttanti con le stelle. Anche verdi, da quest'anno.

26 Novembre 2020

Guida Michelin 2021, gli stellati italiani a 371

Matteo Metullio, Rocco De Santis e Davide Oldani sono i nuovi due stelle. Tutti i premiati e le novità con i nuovi ingressi e i giovani debuttanti con le stelle. Anche verdi, da quest'anno.

Nessuna nuova destinazione 3 stelle tra i pluripremiati ristoranti italiani dalla Guida Michelin 2021. Ma l’alta ristorazione tricolore si può ritenere soddisfatta: nella Guida Michelin Italia edizione 2021 ci sono ben 371 indirizzi segnalati, con 29 nuove stelle e l’introduzione in Italia della Michelin Green Star, il nuovo riconoscimento destinato a valorizzare la gastronomia sostenibile, andata anche a un nome risonante del panorama italiano, Davide Oldani, in qualità di chef che promuove la cucina sostenibile.

Le 29 nuove aggiunte in 13 regioni italiane comprendono tre ristoranti Three Stars e 26 One Star per un totale di 371 ristoranti stellati. Tutti gli 11 tristellati hanno mantenuto il loro status, come si può controllare nella guida cartacea in distribuzione in Italia da oggi, 26 novembre.

Nuove stelle: una assegnazione a nuovi 26 ristoranti in Italia per la Guida Michelin.

Ci sono 26 nuovi ristoranti monostellati nella selezione di quest’anno, portando il totale a 323. Tra i nuovi stellati, 16 ristoranti rappresentano la giovane guardia della gastronomia italiana poiché sono gestiti da giovani chef sotto i 35 e talvolta sotto i 30 anni.

Le stelle green volute dalla Guida Michelin. Questi ristoranti si adoperano per la valorizzazione dei prodotti del territorio e il riuso delle risorse a vario titolo.

Michelin ha voluto l’introduzione delle stelle green perché da principale società di mobilità è impegnata a migliorare gli spostamenti dei propri clienti, in modo sostenibile; progettare e distribuire gli pneumatici, i servizi e le soluzioni più adatti alla contemporaneità. Con sede a Clermont-Ferrand, Francia, Michelin è presente in 170 paesi, ha più di 127.000 dipendenti e gestisce 69 stabilimenti di produzione di pneumatici. E sono proprio queste gomme durevoli a conferire le stelle della gastronomia ogni anno, in segno di bontà duratura.

Pino Cuttaia, chef di Licata (Agrigento, Sicilia) dove lavora al ristorante La Madia, 2 stelle Michelin. Suo il piatto nella foto d’apertura di questo servizio, il raviolo di calamaro.

La 66esima edizione della Guida Michelin ha visto tra gli altri lo Chef Pino Cuttaia e il suo ristorante La Madia di Licata ancora tra le migliori eccellenze ristorative d’Italia premiate con le due Stelle. In un anno di così grandi difficoltà per il settore la notizia contribuisce a dare fiducia e input positivi per un 2021 di ripartenza. E in attesa della riapertura, la cucina dello chef non si ferma e con uovodiseppia, il suo negozio-dispensa, continua la quotidiana produzione e vendita di prodotti take-away come pasta fresca e ripiena, pane, arancine, conserve e dolci per continuare a portare a casa l’eccellenza dei prodotti firmati e raccontati dallo Chef Pino Cuttaia. “Un grazie sincero al mio team sempre al mio fianco con grande professionalità e alla mia affezionata clientela che sarò lietissimo di accogliere appena sarà possibile”, ha commentato Cuttaia.

Il quadro di alici dello chef Pino Cuttaia.


L’evento dell’assegnazione delle stelle in diretta streaming è stato condotto da Petra Loreggian insieme all’ambasciatrice Michelin Federica Pellegrini, che ha annunciato i nomi dei 13 chef insigniti della Stella Verde Michelin.

Tre nuove sedi vengono premiate con due stelle, portando il numero totale di ristoranti Michelin due stelle a 37:
Ristorante D’O – San Pietro All’Olmo (MI)
Avendo anticipato le tendenze, essendo stato il più veloce fuori dai blocchi e riscosso un enorme successo con sforzi sperimentali come la sua “cucina pop”, questo è uno chef che non ha bisogno di presentazioni. Ma cenare nel suo ristorante significa conoscere Davide Oldani a un livello completamente nuovo, pieno di ricordi gastronomici e viaggi emozionanti. Si è anche guadagnato la Green Star per il suo impegno nei confronti del personale giovane e per aver instillato i valori locali.
Ristorante Harry’s Piccolo – Trieste
Crocevia commerciale e crogiolo culturale, Trieste è perfettamente rappresentata dalla straordinaria cucina di Matteo Metullio. Un vero locale con uno spirito di larghe vedute, i suoi migliori prodotti a volte percorrono grandi distanze prima di raggiungere le cucine dell’Harry’s Piccolo, dove si combinano armoniosamente e in modo innovativo per fornire la perfetta miscela di tradizione e modernità.
Due Stelle sono state assegnate a Matteo Metullio, Rocco De Santis e Davide Oldani.

Marco Lavazza di Lavazza e Andrea Caputo di BlancPlain hanno partecipato alla cerimonia assegnando premi.
Matteo Metullio, chef dell’«Harry’s Piccolo» di Trieste, 31 anni, ha conquistato la seconda stella Michelin (a sinistra, emozionato all’annuncio). Al centro, Massimo Bottura, della celebre Osteria Francescana. A destra, il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci. Ha detto del riconoscimento al ristorante Sala dei Grappoli di Castello Banfi-Il Borgo, guidato dallo chef Domenico Francone.: “La riconquista della stella Michelin a Montalcino dopo 11 anni è di per sé un’ottima notizia, ma il fatto che questa sia stata assegnata a un gruppo che fa del vino la propria identità ci rende ancora più orgogliosi”. Lo ha detto, commentando la stella assegnata oggi dalla Guida Michelin
Federica Pellegrini, ambassador di Michelin, Petra Loreggian, presentatrice impeccabile, Matteo Circella, de La Brinca in Liguria miglior sommelier d’Italia, Davide Oldani, chef bistellato e prima stella verde.
Il premio Michelin servizio di sala è andato a Christian Reiner, mentre il premio young chef è stato attribuito a Antonio Ziantoni (Zia, Roma). Lo chef mentore per il 2021 è il celebre Niko Romito.

SPECIAL AWARDS 2021

▪ 2021 MICHELIN YOUNG CHEF AWARD by Lavazza, Antonio Ziantoni, Ristorante Zia, Rome.
▪ 2021 MICHELIN SERVICE AWARD by Intrecci – Alta Formazione di Sala, Christian Rainer, Peter Brunel Ristorante Gourmet, Arco (TN).
▪ 2021 MICHELIN CHEF MENTOR AWARD by Blancpain, Niko Romito, Ristorante Reale, Castel di Sangro (AQ).
▪ 2021 MICHELIN SOMMELIER AWARD by Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Matteo Circella, Ristorante La Brinca, Ne (GE).

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