Un collezionista di arte russa ha deciso di aprire i suoi archivi e mostrarli per la prima volta al pubblico italiano. Si tratta di Gianni Foraboschi, firma di The Way Magazine e appassionato di fotografia, che nel 2015 comprò a Mosca direttamente da fotografi emergenti un lotto di stampe oggi davvero preziose. Si tratte dei lavori di Galina Moskaleva (foto di apertura e successive dei palazzi) e Vladimir Shakhlevich (foto della sauna), entrambi insegnanti all’università di fotografia di Mosca dove allevano nuove generazioni di fotografi. “Galina scatta con una Leika e lui con una Nikon in digitale – rivela Foraboschi, che nella costruzione del suo archivio oggi online, si è fatto guidare dal suo senso estetico – . Mi sono affidato al loro gusto per la stampa dei file scelti, si occupavano poi della realizzazione della stampa. Insieme siamo stati nel laboratorio dove volevano ottenere il miglior risultato di stampa possibile con la qualità di stampa sotto controllo direttamente da loro che avevano realizzato gli scatti”.
Oggi queste testimonianze valgono molto per capire in che direzione stava andando il gusto artistico per la fotografia nei primi anni Duemila a Mosca.
Galina Moskaleva nasce nel 1954 a Sauliai, Lituania. Laureata nel 1976 al Politecnico di Minsk, è oggi membro dell’Unione Russa dei Fotoartisti dal 1991 e del consiglio editoriale della rivista fotografica internazionale IMAGO 1995-2000, a Bratislava. L’artista è stata curatrice del gruppo di arte fotografica, МОСКВА +/- dal 2000 a Mosca. Ha insegnato anche arte fotografica presso la Izvestia School of Photojournalism dal 2004-2012, Mosca, oltre a essere parte del gruppo artistico Workshop on the Mount dal 2011 (E-mail: project686@gmail.com).
Vladimir Shakhlevic è nato nel 1949 a Brest in Bielorussia e nel 1978 si è laureato presso l’Istituto di costruzione di Brest. Architetto, fa parte dell’Unione degli Architetti dell’URSS dal 1988 e dell’Unione Russa dei Fotoartisti dal 1991 oltre che del gruppo moscovita Fotoart.
Ha fatto parte come insegnante della School-Studio of Photographic Art dal 1999-2004 a Mosca oltre che del gruppo artistico The Workshop on the Mount dal 2008. (E-mail: vol686@gmail.com).
Foraboschi racconta di Vladimir così: “Le sue foto della sauna sono stampate su tela, lui è un grande maestro di elaborazione. L’ho conosciuto tramite uno dei più famosi ritrattisti russi Lev Melikhov di cui ho in collezione più di 300 opere, non aveva molti rapporti con collezionisti occidentali, l’unico appoggio era un critico americano con cui assieme a Galina hanno pubblicato i loro libri. Mi aveva colpito da fotografo, soprattutto il modo con cui trasformavano lo sguardo della fotografia e come si atteggiavano rispetto al soggetto, un’attitudine diversa da come siamo noi in Occidente. I fotografi russi mi hanno insegnato come diceva il regista Andrej Arsen’evič Tarkovskij, uno sguardo verso l’interno. Cambiando l’obiettivo anche nella mia metodologia mi hanno aperto la creatività infinita. Quando si scatta bisogna immedesimarsi in scenari diversi. Una caratteristica dell’occhio fotografico russo, come il grande fotografo Aleksandr Rodčenko è proprio questa capacità introspettiva“.
Foraboschi che ha creato una cerchia di amici dell’inghentia russa, scrittori poeti fotografi, pittori e scultori con cui ha intessuto rapporto di amicizia, racconta anche cosa ha guidato questi acquisti in loco: “Si tratta della capacità di spendere abbinata all’esigenza di soddisfare un desiderio diverso, non solo il vile denaro, un’utopia di condivisione di queste opere. Sono un collezionista puro, ho iniziato nel 1989 con degli acquisti dei lavori del Realismo socialista sovietico. Poi nel 2000 ho iniziato la raccolta di fotografia russa, dopo aver conosciuto Melikof col quale abbiamo fatto una mostra di fotografia alla Biennale di Venezia nel 2001″.
Ora il patrimonio accumulato da Foraboschi è in parte consultabile online, in parte affidato alle cure di Riccardo, il figlio appena maggiorenne: “Ho la convinzione che possa tramandare la mia passione e desiderio di condivisione affinché possa mettere a disposizione questa eredità culturale anche a quelli della sua generazione”.
Per approfondimenti e consultazione dell’archivio di arte russa di Gianni Foraboschi www.art-gf.com/phototaranin1.php